Repubblica: “Palermo e Spezia proprietà estere contro. Investimenti, strategie e risultati opposti”

La sfida tra Palermo e Spezia, come analizzato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo in edicola oggi, va oltre il rettangolo di gioco e diventa un confronto tra due modelli di gestione di proprietà straniere. Da un lato, il City Football Group che controlla quasi totalmente il Palermo, dall’altro il gruppo dell’imprenditore americano Robert Platek, proprietario dello Spezia. Due approcci operativi diametralmente opposti, sebbene accomunati dal passaporto non italiano dei rispettivi proprietari.

Proprietà e investimenti
Il Palermo è entrato nella galassia del City Football Group nel 2022, con un investimento iniziale di circa 14 milioni di euro, incrementato successivamente. La proprietà ha immesso nelle casse del club 24 milioni nel 2022/2023 e 35 milioni nel 2023/2024, puntando su una dirigenza italiana guidata da Giovanni Gardini.

Lo Spezia, acquistato dai Platek nel 2021 per circa 24 milioni di euro, ha optato inizialmente per una gestione straniera, salvo poi affidarsi a Andrea Gazzoli. Gli investimenti, pur inferiori rispetto a quelli del Palermo, si sono attestati tra i 13 e i 17 milioni di euro l’anno per coprire spese di gestione e allestimento della squadra.

Strutture e infrastrutture
Le differenze tra i due club emergono anche sul piano delle strutture. Il Palermo vanta un centro sportivo di proprietà, la City Football Academy, e punta a ristrutturare il Renzo Barbera, ma chiede al Comune una concessione pluridecennale per ammortizzare l’investimento. Al contrario, lo Spezia affitta il centro sportivo Bruno Ferdeghini, di proprietà dell’ex patron Gabriele Volpi, e utilizza il campo comunale di Follo per gli allenamenti. Lo stadio Picco, invece, è stato ristrutturato grazie a investimenti privati e al contributo della Regione Liguria, ma resta di proprietà del Comune con una convenzione pluridecennale.

Risultati a confronto
Nonostante i diversi approcci gestionali e gli investimenti, i risultati sul campo raccontano storie opposte. Lo Spezia, retrocesso dalla Serie A, è ora secondo in Serie B, a un punto dal Sassuolo capolista, con Luca D’Angelo in panchina. Il Palermo, invece, dopo le dimissioni di Silvio Baldini, ha visto avvicendarsi Eugenio Corini, Michele Mignani e ora Alessio Dionisi, ma al momento arranca a 12 punti di distanza dai liguri.

Un confronto, quello di domani, che sarà un banco di prova non solo per le squadre ma anche per i due modelli di gestione, con la speranza che il Palermo possa trovare finalmente il bandolo della matassa e rilanciare le proprie ambizioni.