L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta il parere di alcuni tifosi del Palermo sull’esonero di Roberto Boscaglia.
«Ci hanno perso tempo – dice Franco Bentivegna – dovevano esonerarlo prima. Ma quando a sostenere che Boscaglia avesse fallito eravamo in pochi passavamo per nemici della società. Ora tutti se ne sono accorti. Speriamo che non sia troppo tardi».
«Giusto cacciarlo – interviene Marco Cusumano – anche se la colpa non è solo sua. Non è stato certo lui a costruire la squadra, ma invece di lamentarsi diceva che era contento della prestazione e questi sono i risultati». La Curva Nord 12 cerca di compattarsi attorno alla squadra: «È la nostra mentalità – spiegano – aiutare sempre e molto di più nel momento del bisogno piuttosto che quando le cose vanno bene. La scelta di esonerare Boscaglia era dovuta, ora è giunto il momento di guardare negli occhi i calciatori ai quali è rimasta la responsabilità di fare risultato. Lo scossone è arrivato, era necessario, adesso si devono appianare tutti i contrasti e ripartire».
A fare discutere è la scelta di affidarsi al secondo di Boscaglia: «Allora tanto vale che ci tenevamo il primo – dice Matteo Rezza – Filippi ha lavorato fino a ieri nello staff di un allenatore che non è stato ritenuto all’altezza del suo compito, come fa a dare un segno di discontinuità?».