Repubblica: “Palermo e Benevento la gavetta di De Zerbi fenomeno in Premier”

Roberto De Zerbi sta facendo molto bene in Premier  League alla guida del Brighton, l’allenatore Italiano è stato messo al 41° posto dalla rivista inglese “Four Four Two” nella classifica dei 50 migliori allenatori. L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma proprio su di lui e ripercorre le sue tappe da allenatore in Italia, citando su tutte quelle di Palermo e Benevento, le compagini che si affronteranno domani.

Un tecnico oggi sempre più stimato alla guida del Brighton che è in corsa per la Champions, che giocherà la semifinale di Fa Cup contro il Manchester United e che ha battuto il Chelsea a domicilio, evento mai accaduto in 122 anni di storia del club. Il più giovane, con i suoi 43 anni, fra i top, richiesto l’anno scorso dalla Roma (con rifiuto) e oggi desiderio di molte squadre della nostra serie A. Ma De Zerbi è De Zerbi, prendere o lasciare: «Sto benissimo al Brighton (ha firmato per quattro anni, ndr), mi diverto e il club si appresta a rinnovare il contratto ai giocatori che voglio riconfermare. La scalata di carriera non è un mio obiettivo e se resto, posso migliorare il mio inglese e la conoscenza della Premier».

Sarà vero? Storie tormentate Palermo e Benevento, i suoi trampolini di lancio, in A. Non fortunati, a dire il vero (esonero con Zamparini, retrocessione con la “strega”), ma importanti per entrare nella considerazione generale fino a toccare vette più alte con Sassuolo, nel dopo Iachini (undicesimo e due volte ottavo in A), Shakhtar (in testa prima della sospensione per la guerra e vincitore della Super coppa Ucraina) e Brighton. In rosanero, fu il diesse Daniele Faggiano, dopo che De Zerbi aveva sfiorato la B col Foggia, a volerlo al posto di Ballardini. Una scelta talmente convinta, che il direttore sportivo si dimise, all’indomani dell’esonero dell’allenatore per incomprensioni col presidente Zamparini che intanto, al posto di De Zerbi, aveva chiamato al suo posto Corini. Sì proprio il “Genio”, vittima anche lui di una stagione disastrosa conclusasi con altri cambi in panchina (Lopez e Bortoluzzi).

La lite e il risarcimento. L’addio non è indolore e finisce in lite giudiziale: dimissioni o licenziamento? Zamparini attacca: «Con lo Spezia, ha schierato una squadra con tante riserve. Sono certo che lo ha fatto per farsi cacciare». E in effetti, il Collegio Arbitrale dichiara risolto il contratto dopo pochi mesi e libera il Palermo dall’obbligo di corrispondere lo stipendio per tutto il periodo successivo. Un record per il patron che per la prima volta licenzia “gratuitamente” un allenatore. Ma De Zerbi non ci sta e passa al contrattacco chiedendo 900mila euro di emolumenti non ricevuti (quelli del biennale) e l’indennizzo stabilito dall’apposita clausola in caso di esonero. Successivamente, il Tribunale di Palermo riconosce a De Zerbi un risarcimento di 400mila euro per il licenziamento che, con l’altra causa, si perde nei meandri del fallimento rosanero e della Covisoc che dà parere negativo al Palermo per l’iscrizione al campionato.

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Redazione Ilovepalermocalcio