“Palermo, due dossier per sperare nella A: ora i bomber sono gli avvocati.”
“Una squadra vera e propria che ha preso il posto di quella formata dai giocatori. È il gruppo di lavoro capeggiato dal presidente del Palermo Giovanni Giammarva che contemporaneamente sta lavorando su tre dossier fondamentali per il futuro della società di viale del Fante. L’ultimo in ordine di tempo, aperto ufficialmente ieri, riguarda il deferimento dell’attaccante del Parma Emanuele Calaiò e a titolo oggettivo del club emiliano per lo scambio di messaggi con i giocatori dello Spezia Filippo De Col e Claudio Terzi. Per l’accusa c’è l’illecito sportivo e il nuovo codice di giustizia sportiva non fa differenza fra un illecito consumato e uno tentato. Nello specifico per la violazione addebitata al Parma si rischia dalla penalizzazione di uno o più punti in classifica da scontare nel campionato appena concluso, fino, nei casi più gravi, all’esclusione del club dal campionato, passando per la retrocessione. Il Palermo nei giorni scorsi aveva già chiesto l’accesso agli atti, per tutelarsi nell’eventualità che fosse accertata la colpevolezza del Parma. Se fosse riscritta la classifica di B, infatti, i rosanero sarebbero in prima fila per il ripescaggio in serie A. Al termine della stagione, dopo i play- off che hanno di fatto confermato le posizioni finali della graduatoria alle spalle del Parma con 72 punti, il Frosinone ha chiuso al terzo posto con 72 punti ma indietro rispetto agli emiliani per i criteri di classifica; il Palermo a seguire con 71 punti al quarto posto. Dopo il deferimento si aspetta il pronunciamento del Tribunale federale nazionale che dovrebbe avvenire fra una settimana o al massimo dieci giorni. L’altro dossier completato ieri è quello del reclamo alla Corte sportiva di appello formalizzato ieri. Il Palermo aveva preannunciato l’intenzione di impugnare la decisione del giudice sportivo contro l’omologazione del risultato della finale di ritorno dei play- off. Anche in questo caso il club rosanero è deciso ad andare in fondo finché tutti i gradi di giudizio glielo permetteranno. I firmatari del primo reclamo del Palermo, gli avvocati Francesco Pantaleone, Gaetano Terracchio e Francesca Trinchera seguiranno anche questo nuovo reclamo che dovrebbe portare a un pronunciamento più o meno negli stessi tempi della vicenda Parma. Eventualmente ci sarà anche la possibilità del terzo grado di giudizio, l’arbitrato al Coni, ultimo passo previsto dal nuovo ordinamento della giustizia sportiva. Dopo, ma il Palermo spera di chiudere prima la partita, c’è solo il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna. Ma i tempi rischiano di diventare troppo lunghi. Il Palermo, e questo è il terzo dossier aperto, deve assicurare la continuità in base a quello che è stato deciso in questo momento dalla giustizia sportiva. Bisogna formalizzare l’iscrizione al campionato e portare a termine tutti gli adempimenti burocratici del caso. Ma soprattutto pensare a costruire la squadra visto che in caso di B il primo impegno ufficiale sarebbe il 5 agosto. Solamente una settimana di tempo in più, eventualmente, in caso di ritorno in A”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.