L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sui furti al Policlinico. Migliaia i messaggi sui social di rabbia e solidarietà al personale medico e agli infermieri dei reparti di medicina d’urgenza e chirurgia plastica, saccheggiati lunedì e martedì dai ladri, quasi certamente la stessa banda. C’è chi come Domenico Bonanno ha aperto una raccolta fondi per risarcire il personale medico derubato di computer monitor ed effetti personali. L’iniziativa si chiama “ La Sicilia non dimentica i suoi angeli” ed è partita dalla pagina Facebook di Bonanno. «Il furto di attrezzature ed effetti personali, avvenuto al Policlinico, ci lascia sgomenti — rimarca Bonanno — Un gesto ignobile, non potevamo stare a guardare. Per questo abbiamo deciso di lanciare una mobilitazione sui social ed una raccolta fondi: un modo per dire grazie a quanti lottano in prima fila per tutti noi. I fondi raccolti, che doneremo all’ospedale Policlinico, serviranno per riacquistare le attrezzature rubate ma anche dispositivi ed attrezzature necessarie a fronteggiare l’emergenza corona virus. Per ogni sciacallo che ruba — conclude Bonanno — ci sono tanti siciliani che donano e vi dicono grazie».
Sul fronte delle indagini i due furti al Policlinico per gli investigatori potrebbero essere opera della stessa banda. Sia nella razzia nel reparto di medicina d’urgenza di lunedì sera che in quella di ieri nello spogliatoio di medici e infermieri al secondo piano del reparto di chirurgia plastica il copione è stato simile: i ladri hanno puntato direttamente lo spogliatoio e la sala medici. Al primo colpo, come se sapessero dove medici e infermieri si cambiano e lasciano i loro effetti personali.
Come nel primo furto anche a Chirurgia plastica la banda ha messo a soqquadro la stanza, aperto tutti gli armadietti e preso portafogli e borse del personale sanitario.