Repubblica Palermo: “Dite la verità, ci avevate creduto”
Dopo la vittoria contro lo Spezia, che aveva fatto sperare in una rinascita, il Palermo è nuovamente crollato nella delusione. Come raccontato da Massimo Norrito su Repubblica Palermo in edicola oggi, la sconfitta per 1-0 contro la Carrarese non è solo un risultato amaro, ma un’ulteriore prova delle difficoltà strutturali della squadra. Tra errori difensivi imbarazzanti e una sterilità offensiva preoccupante, il Palermo ha offerto una prestazione che lascia i tifosi sconcertati.
Il commento di Norrito mette in evidenza non solo le gravi lacune tecniche, ma anche la mancanza di carattere e idee in una squadra che, a questo punto del campionato, dovrebbe aver trovato almeno una parvenza di identità. Eppure, come sottolineato nell’articolo, il Palermo di Carrara è sembrato una squadra spenta, incapace di reagire persino dopo un errore clamoroso che ha deciso la gara.
Dopo la vittoria contro lo Spezia, che aveva riacceso le speranze di tifosi e addetti ai lavori, il Palermo crolla nuovamente, questa volta sul campo della Carrarese. La sconfitta per 1-0 è un colpo duro, che cancella in un istante ogni impressione positiva e riporta la squadra alla dura realtà di un campionato pieno di ombre.
I numeri parlano chiaro: zero tiri nello specchio della porta. Questo dato, da solo, basterebbe a riassumere una serata disastrosa, ma c’è di più. La partita è stata decisa da un errore difensivo clamoroso, figlio di una squadra che sembra mancare di lucidità e coordinazione nei momenti chiave. Gomes, nel tentativo di alleggerire con un colpo di testa, non si accorge che Desplanches è fuori dai pali. Il risultato? Un regalo servito su un piatto d’argento a Shpendi, che non si fa pregare e segna il gol decisivo al 32’ della ripresa.
Eppure, il primo tempo non aveva dato segnali così negativi. Il Palermo ha mantenuto il possesso palla, cercato di manovrare e pressato con discreta intensità. Tuttavia, a mancare è stata la concretezza: l’unica vera occasione è arrivata allo scadere della frazione, con Di Mariano che ha messo in mezzo un pallone invitante per Henry, il quale però ha sprecato malamente calciando alto.
Nella ripresa, invece, è la Carrarese a salire in cattedra. I toscani, approfittando delle lacune difensive dei rosanero, creano più di un’occasione prima di trovare il vantaggio. La difesa del Palermo, confusa e disorganizzata, è in balia degli attaccanti avversari. Desplanches, protagonista di alcune parate decisive, finisce però per essere corresponsabile, insieme a Gomes, del pasticcio che decide la gara.
E la reazione? Non c’è. Nonostante Dionisi tenti di cambiare volto alla squadra con ben cinque sostituzioni (Brunori per Henry, Di Francesco per Di Mariano, Vasic per Verre, Le Douaron per Insigne e Segre per Gomes), il Palermo non riesce mai a invertire l’inerzia del match. La squadra appare spenta, priva di idee e incapace di creare pericoli.
Il risultato è un’altra delusione per i tifosi, che dopo aver sognato un cambio di passo devono fare i conti con una realtà ben diversa. Questa sconfitta non è solo un incidente di percorso: è il segno di un Palermo che fatica a trovare identità e continuità. I sogni di promozione sembrano sempre più lontani, e la squadra è chiamata a una reazione immediata per evitare che questa stagione scivoli definitivamente nel fallimento.