Come raccontato da Massimo Norrito su Repubblica Palermo, oggi in edicola, il Palermo continua la sua caduta libera, uscendo sconfitto per 2-1 dal Mapei Stadium contro un Sassuolo che conferma la propria superiorità e chiude il girone d’andata da campione d’inverno.
Per Alessio Dionisi, che tornava per la prima volta da ex nello stadio di Reggio Emilia dopo l’esonero di dieci mesi fa, questa sconfitta potrebbe segnare l’ultimo atto della sua avventura sulla panchina rosanero. Sullo sfondo si fa sempre più caldo il nome di Fabio Cannavaro, possibile sostituto. La società, insieme al City Group, dovrà decidere se intervenire immediatamente o concedere un’ultima chance al tecnico nella gara del 26 dicembre contro il Bari.
Un’altra partenza horror
Il Palermo comincia subito in salita. Dopo soli nove minuti, un errore clamoroso di Desplanches spiana la strada al vantaggio del Sassuolo. Il portiere rosanero sbaglia un appoggio centrale che diventa un assist perfetto per Thorstvedt, bravo a servire di prima Laurienté per l’1-0.
I rosanero sembrano subito sul punto di crollare. Poco dopo il gol, Lund salva sulla linea un tiro a botta sicura di Berardi, mentre al 18’ è Moro a divorarsi il raddoppio calciando incredibilmente fuori a porta vuota.
Il Palermo, schierato da Dionisi con un modulo 3-5-1-1 – difesa a tre, centrocampo folto con Di Mariano e Lund sugli esterni e Verre a supporto di Le Douaron unica punta – fatica a reagire. Eppure, con il passare dei minuti, la squadra ritrova fiducia e prova a rialzare la testa.
La reazione e il gol del pari
Proprio Le Douaron, tra i giocatori più criticati della stagione, riporta il Palermo in partita. Al 21’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Ranocchia, l’attaccante francese svetta di testa e firma l’1-1. Rinfrancato dal gol, il Palermo sfiora anche il sorpasso con un tiro da fuori dello stesso Le Douaron, ben parato da Moldovan, e un’altra occasione in cui perde il tempo per concludere da posizione favorevole.
Nonostante le difficoltà difensive contro le folate di Laurienté e Berardi, i rosanero tengono botta e chiudono il primo tempo in partita. Il centrocampo, pur soffrendo la fisicità di Obiang e Thorstvedt, riesce a costruire qualche buona trama.
Ripresa illusoria e colpo del ko
L’inizio del secondo tempo lascia presagire un possibile ribaltamento. Dopo appena otto secondi, Di Francesco sfiora il gol del vantaggio con un tiro a giro che si stampa sulla traversa.
Ma anziché rinvigorire i rosanero, l’occasione sembra spegnere l’entusiasmo. Il Sassuolo prende di nuovo il controllo della partita e al 25’ punisce il Palermo con una splendida punizione di Pierini, che aggira la barriera e batte un Desplanches immobile.
Da quel momento cala il sipario. Il Palermo perde velocità e lucidità, mentre i tifosi rosanero – circa 700 presenti nel settore ospiti – continuano a sostenere la squadra ma intonano anche cori di contestazione verso la dirigenza e Dionisi.
Dionisi a rischio esonero: ore decisive
Al termine della partita, Dionisi ha provato a difendere il gruppo, riconoscendo però le proprie responsabilità: «Abbiamo giocato alla pari, ma sono stati gli episodi a condannarci. So che il momento è difficile e bisogna parlare poco e lavorare tanto. Io saldo sulla panchina? Chiedete alla società».
Parole che non bastano a calmare le acque. La società adesso dovrà decidere se proseguire con Dionisi almeno fino alla gara contro il Bari, già vista come ultima spiaggia, o se dare immediatamente una scossa cambiando guida tecnica.
Fabio Cannavaro, il nome più caldo per l’eventuale successione, resta in attesa. Intanto, il Palermo deve fare i conti con una classifica preoccupante, che lo vede 12° con 21 punti, a soli 3 punti dalla zona playout.
Il futuro passa dal mercato
Oltre alla questione allenatore, il Palermo dovrà intervenire sul mercato di gennaio per cercare di rinforzare una squadra che finora ha mostrato limiti evidenti. Servono innesti in difesa, un centrocampista di qualità e un attaccante che possa garantire gol e continuità.
Come sottolinea Massimo Norrito su Repubblica Palermo, la prossima gara contro il Bari sarà decisiva per capire se il progetto rosanero potrà ripartire con Dionisi o se sarà necessario un nuovo allenatore per provare a invertire la rotta e salvare una stagione fin qui deludente.