“Un cantiere aperto che lavora sugli aspetti preliminari del progetto, ma che non può ancora costruire nulla. Potrebbe essere questa la foto del Palermo in questi primi giorni di luglio, a dieci giorni dal raduno di Sappada che darà il via ufficialmente alla stagione 2018/2019.
Il motivo principale è che per avviare la costruzione del nuovo Palermo serve prima mettere insieme circa 25 milioni di euro per avere spazio di manovra e programmare tutti gli aspetti della prossima stagione, dalla campagna acquisti fino alle spese vive di gestione per tutto il campionato. Il vero protagonista in questi giorni è Rino Foschi. Ancora non ha firmato ufficialmente il contratto, però lavora già come direttore tecnico del Palermo. Prima di pensare ai colpi in entrata, però, Foschi deve mettere insieme i fondi per costruire il suo Palermo. In queste ore dovrebbe arrivare l’ufficialità della cessione di Nino La Gumina alla Sampdoria in modo da permettere al giocatore di andare in ritiro con la sua nuova squadra sin dal raduno di dopodomani. Insieme alle cessioni per fare cassa, l’altra esigenza è quella di tagliare gli stipendi più alti in organico: Slobodan Rajkovic è il giocatore che guadagna di più con 650mila euro di stipendio. Spalmare l’ingaggio su più stagioni è solo un’alternativa nel caso in cui non si dovessero trovare acquirenti. Altro aspetto importante per il mercato è il nome dell’allenatore: Bruno Tedino non ha ancora sciolto la sua riserva e per l’addio a Roberto Stellone manca solo l’annuncio.
Mentre programma la prossima stagione di B, il Palermo non ha perso la speranza per un ripescaggio in A per il caso Parma, ma deve anche stare in guardia per l’inchiesta penale che ha messo Zamparini e la società sotto le attenzioni degli investigatori federali. Ieri il tribunale federale nazionale ha inflitto 15 punti di penalizzazione al Foggia per illecito amministrativo, un reato simile a quello che in caso di deferimento i rosa si ritroverebbero addebitati, anche se le accuse per i pugliesi erano più gravi.
A proposito delle vicende extracalcistiche, ieri il Palermo ha reso noto alcuni dei provvedimenti adottati nell’ultimo cda: su tutti la decisione di accantonare complessivamente nel fondo rischi 7 milioni a tutela del credito residuo vantato nei confronti di Alyssa ( la finanziaria lussemburghese riconducibile a Zamparini che ha la proprietà del marchio rosanero) di 22 milioni e 800 mila euro. Una mossa che a detta del club serve a dimostrare la trasparenza delle azioni al momento sotto inchiesta da parte della procura di Palermo. Fra le altre iniziative quella di introdurre il daspo interno che mette nelle condizioni il club di scegliere a chi vendere o meno abbonamenti e biglietti. Una norma del nuovo codice di giustizia sportiva che doveva essere recepita dalle squadre di calcio e che se non fosse stata approvata avrebbe comportato automaticamente 100mila euro di multa.”. Questo quanto si legge sull’edilizione odierna de “La Repubblica”.