L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle parole rilasciate ieri da Corini.
Per spiegare il clima che si percepisce attorno al Palermo ha parlato di “muro rosanero” e ha tirato fuori un ricordo da pelle d’oca come i diecimila che seguirono la prima trasferta del Palermo a San Siro nel 2004: «Ho ripercorso le emozioni di quel gol contro l’Inter di Luca Toni su assist di Lamberto Zauli», dice Corini. Perché quel blocco compatto di tifosi, non meno di tremila, che seguiranno i rosanero nella trasferta di Modena di domani pomeriggio, per il tecnico rosanero che ricorda da ex capitano gli esodi degli anni d’oro, è la spinta in più per una squadra che vuole chiudere in bellezza il primo blocco di otto partite.
«So be ne cosa vuol dire creare una forte connessione tra la squadra e il pubblico e si sta creando un clima straordinario – dice Corini, che dopo la vittoria all’ultimo respiro contro il Sudtirol si è lasciato andare a un’esultanza incontenibile – Negli ultimi 25 minuti della partita ho percepito la voglia di ribaltare la gara e che ci saremmo riusciti, perché per fare le cose ci devi credere. La spinta dei tifosi è incredibile, ma noi dobbiamo saper leggere i momenti chiave. Ad esempio, nei primi 10 minuti dopo il pareggio ci siamo fatti prendere dalla frenesia e ci siamo scoperti. Bisogna avere equilibro sempre».