“Palermo contro Palermo Calcio Popolare, sfida tra i due volti…”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida tra Palermo e Palermo Calcio Popolare. «Un sogno che si realizza. Uno di quei giorni che per il Palermo calcio popolare significa storia». Parola di Giuseppe Vassallo, uno dei fondatori della società verderosanero che ieri ha affrontato il club di Mirri. Il match è terminato sul risultato di 9-1 per gli uomini di Pergolizzi. Da una parte il nuovo Palermo degli imprenditori Dario Mirri e Tony Di Piazza, nato dalle ceneri delle società fallita la scorsa estate ed il cui valore della rosa è attualmente stimato intorno ai 2,6 milioni di euro. Dall’altra il Palermo del popolo che gioca ancora nei campi in terra battuta della periferia e senza alcuna struttura societaria alle spalle. Quasi tutti operai della Fincantieri: lavoratori durante la settimana, calciatori nel weekend. «Amiamo il Palermo, siamo tifosi e gestiamo una squadra con l’azionariato popolare – sottolinea Giuseppe Vassallo – Al centro del nostro progetto c’è la gente. Chiunque può diventare un socio fondatore». L’allenatore Giovanni Troia afferma: «La domenica scendiamo in campo con lo spirito di divertirci – dice Troia – Siamo “ popolari” e non ci sono le ricchezze dei campionati professionistici ma scendiamo in campo per vincere. Ci alleniamo sotto la pioggia e ci ritroviamo per una pizza dopo l’allenamento. Siamo tutti tifosi del Palermo fin dai tempi storici e sfidare la nostra squadra del cuore è stata un’emozione immensa. Questa vicinanza con Mirri ci rende ancora più orgogliosi». «Forniamo un’opportunità gratuita per tutti quei bambini che non hanno la possibilità – sottolinea Mariangela Di Ganci, presidente del laboratorio “Zen insieme”, associazione che collabora con il Palermo calcio popolare – Fare sport deve essere un diritto». Dai tornei dei centri aggregativi organizzati dal Palermo Calcio Popolare, è passato anche il giovane attaccante rosanero Raimondo Lucera.