L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla mancanza di gol per il Palermo e lo fa riportando un’intervista all’ex rosanero Sasà Campilongo.
Quattro gol in quattro partite di campionato. Non proprio un bilancio congruo rispetto alle occasioni che il Palermo riesce a creare ogni partita. «È vero – ha ammesso lo stesso allenatore rosanero Giacomo Filippi – e su questo dobbiamo lavorare. Però portiamo tanti uomini in zona offensiva, dobbiamo solo essere più precisi e mettere il pallone dentro».
«Seguo molto la C e al Palermo tengo in modo particolare – dice l’ex attaccante rosanero Sasà Campilongo, uno che segnò cinque gol in una partita – i rosanero hanno perso un grande attaccante come Lucca e uno come lui non è mai facile rimpiazzarlo. Brunori ha caratteristiche diverse, forse Soleri ci si avvicina un po’. Brunori non lo vedo un finalizzatore, preferisce partecipare alla manovra e uscire fuori dall’area, ma se giochi così quando c’è un cross rischi di non essere sempre pronto. Il lavoro è l’unica cosa che paga sempre e, lo dico da ex attaccante, forse bisogna essere in po’ più egoisti, magari facendo meno per la squadra e cercare di più il gol. A fine campionato i direttori sportivi guardano sui tabellini quanti gol hai fatto, non il lavoro che hai prodotto».