Repubblica (Palermo): “Città aperta, città chiusa. Palermo dai due volti, bar e negozi sbarrati. Mercati storici attivi”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla città di Palermo ai tempi dell’emergenza Coronavirus. In via Maqueda e su corso Vittorio Emanuele, ieri, le saracinesche aperte erano soltanto quelle delle botteghe di generi alimentari, dei tabaccai e delle farmacie. Permesso soltanto fare la spesa, anche nei mercati storici del Capo e di Ballarò. Aperte le banche, le edicole, le lavanderie e i distributori di benzina. Chiusi, invece, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie se non per la consegna a domicilio. La giunta comunale, intanto, ha sospeso anche l’isola pedonale di via Libertà e di via Ruggero Settimo fino al 3 aprile. Sono stati rimodulate le corse dei bus Amat per supportare le linee con maggiore sovraffollamento. E soprattutto, da lunedì, per mille dipendenti del Comune scatteranno le ferie obbligatorie e per altri 2mila lo smartworking, in modo da ridurre la presenza negli uffici da 6mila a circa 2mila persone. Ristoranti, bistrot, pub e bar hanno chiuso i battenti. È consentita soltanto la consegna a domicilio, tramite le piattaforme online o direttamente contattando il locale che deve avere comunque una licenza ad hoc per lavorare con le consegne a casa. «Soltanto il trenta per cento dei locali è attrezzato per le consegne – dice Antonio Cottone, titolare della pizzeria ” La braciera” – Le consegne a domicilio sono aumentate del 50 per cento. Ma la maggior parte dei ristoranti e delle pizzerie ha proprio chiuso». Gli ambulatori veterinari sono aperti, ma su appuntamento, e per visite e interventi non rimandabili. «Lo facciamo per evitare la presenza di più persone in sala d’attesa – dice Germana Romeo, veterinaria – Questo non vale ovviamente per i pronto soccorso veterinari, 24 ore su 24, che sono quattro in città e sono sempre aperti». Stop ai mercatini rionali che girano giornalmente tutta la città. L’attività del mercato ittico e quella del mercato ortofrutticolo sarà invece sospesa rispettivamente da domani e da lunedì. Villa Trabia, villa Niscemi e villa Garibaldi, come gli altri parchi e ville comunali sono aperti. Sono vietati, comunque, gli assembramenti. Chiusi anche i centri commerciali della città, eccetto per i punti vendita di generi alimentari situati al loro interno, come per esempio l’Auchan del centro commerciale Conca d’oro di via Lanza di Scalea e la Coop che si trova dentro il Forum di Brancaccio.