L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul mercato del Palermo.
Con l’espulsione di Maita, un episodio in grado di spostare l’inerzia della gara, da una squadra matura ci si sarebbe aspettato un secondo tempo di attacco con autorevolezza e calma. Invece il Palermo ha esercitato un possesso palla scolastico, con la frenesia di voler sbloccare la partita tutte le volte che si avvicinava all’area di rigore del Bari. L’altro elemento incontrovertibile è la persistenza di alcuni difetti strutturali, tanto che Corini ha detto che servono ancora «3-4 innesti dal mercato».
A Bari tra i rosa c’erano 4 centrali in campo e nessuna squadra che gioca con il 4-3-3 può rinunciare alla spinta e alle sovrapposizioni dei terzini. L’arrivo del danese Lund e il recupero di Aurelio possono risolvere il problema a sinistra, spostando Ceccaroni al centro, dove Marconi è andato in difficoltà. Ma il Palermo visto a Cagliari e Bari ha un problema pure a destra, dove Mateju non garantisce per caratteristiche una spinta costante a tutta fascia. Qualità che invece ha Buttaro, partito dalla panchina e non a caso protagonista di un buon inserimento nell’episodio del gol annullato a Brunori.
Se gioca con il tridente d’attacco il Palermo ha anche bisogno di un’altra alternativa di categoria a Di Mariano e Insigne. E con le trattative sfumate di Prati e Morutan, il mancato riscatto di Verre, e Saric che continua a deludere, manca un centrocampista che faccia fare il salto di qualità. Ci sono ancora 12 giorni per rimediare.