Repubblica: “Palermo. Che fine ha fatto Stulac? Dopo Terni è sparito ora prepara il rilancio”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e su Leo Stulac.

È il regista di centrocampo vecchio stile che servirebbe a un Palermo di qualità in serie B, che coltiva il sogno di costruire un ciclo per puntare alla A. A lui Corini avrebbe voluto affidare le chiavi del gioco, confidando che fosse il profilo giusto per reggere le pressioni del “Barbera”. Ma con la crisi di risultati e la necessità di trovare subito delle risposte tattiche dopo la batosta di Terni, Leo Stulac, 28 anni, 88 presenze in B e 49 in A, è scivolato inesorabilmente in panchina. Tanto che da allora ha giocato solo 9 minuti nel finale di Modena, quando bisognava far rifiatare il centrocampo e cercare di tenere il pallone per alleggerire la pressione avversaria. Poi tre panchine senza svestire la tuta, fino all’ultima trasferta di Cosenza saltata per un acciacco.

In rosanero lo sloveno è stato sinora il simbolo delle difficoltà della prima parte del campionato della squadra di Corini. È arrivato con il campionato già iniziato, tanto che non ha potuto esordire prima della terza giornata contro l’Ascoli, quando si era presentato al “Barbera” nel finale di una gara da rimontare con un gran tiro da 30 metri, un’altra specialità della casa, e l’assist per la rete di Segre. Poi, però, è sempre stato uno dei giocatori più in difficoltà nel periodo più complicato per il Palermo con 5 sconfitte in sei gare. Così, è stato lui insieme a Saric a pagare la rivoluzione a centrocampo con l’inserimento di Broh e Gomes in una linea mediana con meno palleggio, ma più dinamismo e interdizione. E quindi più rottura del gioco avversario e ripartenze rispetto a una manovra e a un possesso ragionato che nessuno meglio di Stulac può offrire nella rosa della squadra. E lo sloveno è rimasto nell’ombra, perché con il nuovo corso, il Palermo ha scoperto Claudio Gomes, che non ha le sue doti nell’impostazione del gioco, ma abbina grandi qualità di intenditore a un’ottima qualità e intelligenza tattica.

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Redazione Ilovepalermocalcio