L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul bluff del carrello tricolore nei supermercati siciliani.
Un commesso del supermercato Conad di corso Finocchiaro Aprile lo dice chiaramente: «Non sono stati fatti ulteriori ribassi, il carrello tricolore è una presa in giro. La grande distribuzione ha deciso di mettere il logo salo sui prodotti a marchio già scontati. Lo hanno fatto Conad, Coop, Decò, Carrefour, Crai». Ventotto giomi dopo l’avvio ufficiale del patto anti-inffazione a Palermo l’iniziativa govemativa si rivela un bluff. Gli unici prodotti scontati sono quelti a marchio e lo erano già prima della campagna sconti in vigore dall ottobre al 31 dicembre.
Il patto siglato dal governo Meloni avrebbe dovuto alleggerire lo scontrino della spesa quotidiana con it 10% di sconto su una serie di prodotti di prima necessità; olio, pasta, sugo, latte, riso, detersivi. Siamo tornati negli stessi punti vendita citati nell’articolo di Repiebblica uscito pochi giorni dopo l’avvio dell’iniziativa, a inizio ottobre. Poco o nulla è cambiato, Gli sconti non sono partiti neppure nei punti vendita inseriti nell’elenco del Ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urs0, offrire i prodotti a prezzi scontati sono quelli a marchio del distributore, Coop, Conad, Carrefour, Crai. «È un grande bluff» dice un anziano in fila alla cassa. L’impressione è che l’industria alimentare si sia limitata a una dichiarazione di intenti.
In alcuni supermercati le insegne con it simbolo dell’iniziativa governativa, ossia un carrello della spesa bianco, rosso e verde, non ci sono affatto: avviene nel punto vendita Famila di salita Partanna e alla Lidi di via Roma. «Così il risparmio è uguale a zero, non viene graziata neppure una fetta di prosciutto cotto o una bottiglia di acqua», osserva Francesco Sammartino, ferroviere in pensione. Al Conad di corso Finocchiaro Aprile, alla Coop di piazzetta Bagnasco e al Despar di via Dante i bollini tricolore sono stati posti sui prodotti a marchio, anch’essi già scontati da tempo.