L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sulle buche in città e le oltre 500 cause al Comune per risarcimento.
L’ultimo tragico caso legato alle pessime condizioni delle strade di Palermo è costato la vita a Salvatore Cracolici, 65 anni, morto dopo 39 giorni di agonia a causa di una caduta dalla sua bicicletta in via Nicoletti, a Sferracavallo. La polizia municipale ha riportato che Cracolici ha perso il controllo della sua bicicletta a causa di una buca sull’asfalto. Sull’incidente è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio stradale, ma è probabile che il Comune di Palermo dovrà pagare un risarcimento. Non è un caso isolato: ogni anno circa mille richieste di risarcimento per incidenti causati da strade e marciapiedi dissestati vengono presentate. Molte di queste si concludono con il Comune sconfitto in tribunale.
A fine aprile, la commissione Bilancio del Consiglio comunale ha stimato circa 500 cause già concluse, per un totale di circa 6 milioni di euro in debiti fuori bilancio, somme che continuano a crescere a causa degli interessi maturati. Molte di queste situazioni risalgono al 2019. Si era proposto di creare un gruppo di lavoro con dieci funzionari amministrativi per liquidare tutte le pratiche entro il 2024, ma l’iniziativa non è ancora stata attuata. Per i sinistri stradali, il Comune ha accantonato 10 milioni di euro.
Queste cause per risarcimento fanno parte di un problema più ampio che riguarda i contenziosi del Comune, stimati in circa 114 milioni di euro. Tra i casi che potrebbero portare a nuove sconfitte per l’amministrazione ci sono espropriazioni, edilizia pericolante, sanzioni della polizia municipale contestate e perfino cause condominiali. Un esempio recente è il risarcimento di 26 mila euro per gli allagamenti del 15 luglio 2020 in viale Regione Siciliana.
Il Comune ha destinato quasi 14 milioni di euro, con la terza variazione di bilancio approvata a fine settembre, alla riqualificazione di strade e marciapiedi. Questo piano di rifacimento dovrebbe contribuire a ridurre il numero di incidenti causati dalle cattive condizioni delle strade.