Repubblica: “Palermo, Borgo Nuovo brinda. Caccia al milionario dei 5 numeri fortunati”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla fortunata vincita a Borgo Nuovo.
A Borgo Nuovo in molti sanno chi è il nuovo paperone che ha vinto un milione di euro al Superenalotto. A parole. «Lo so io chi ha vinto, è un mio vecchio amico d’infanzia. Da martedì sera non si fa più sentire e in questa tabaccheria gioca sempre. Compra sigarette, caramelle alla menta e si gioca la bollettina da 3 euro. Totale 10 euro. – dice Gaetano Vitale, 65 anni – Io in via Castellana sono nato, ci ho sempre vissuto e probabilmente ci morirò. Conosco tutti e ne sono certo, è lui, il mio amico, ad aver vinto».
Ieri per un pomeriggio la tabaccheria di Antonino Consiglio è diventata il cuore del quartiere. Al civico 198 di via Castellana è continuata fino alla chiusura la processione di curiosi, presunti amici del vincitore, malati della cabala pronti a sfruttare il “fluido magico” del punto Sisal. Questa sera ci sono in palio i 57 milioni e rotti del “6” che non esce da novembre e il punto gioco di Antonino Consiglio ieri pareva la fontana di Trevi. «È qui che hanno vinto un milione di euro? Ma quanto ha giocato? La schedina era appesa al vetro? Ma l’ha passata il padre o i figli?», chiede a raffica una si gnora appena scesa da un Suv.
«Lei è un giornalista? No, guardi, voi portate “attasso” (sfortuna, ndr), raccontate sempre cose brutte, io adesso ho bisogno di positività». L’ultimo “6” da 85,1 milioni di euro è stato centrato a Rovigo nel Veneto il 16 novembre 2023 anche in quel caso con una schedina da 3 euro. Dopo il dramma di quest’estate con gli incendi che hanno raggiunto e bruciato alcune case, con la diossina di Bellolampo che ha reso irrespirabile l’aria per giorni, finalmente per Borgonuovo è arrivata una buona notizia. Il primo a gioirne è il parroco di Santa Cristina don Antonio Garau. «Mi auguro che tutti questi soldi siano finiti a una famiglia che ne ha bisogno e spero che dopo aver festeggiato e sistemato tutti i loro cari pensino un pochino anche alla nostra comunità – commenta padre Garau – Dobbiamo rifinanziare il progetto per la sistemazione della chiesa, ci aspettano anni di sacrifici. Ogni aiuto, anche il più piccolo, è ben accetto»