L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di domani tra Palermo e Bari attraverso le parole di Mignani.
Vogliamo arrivare alle feste nel miglior modo possibile » . Mignani sogna un magico Natale, con il suo Bari che magari tragga il massimo risultato nelle ultime due gare prima della sosta, a cominciare da quella di domani a Palermo. Per quanto mancherebbe ancora un girone alla conclusione del campionato, sbancare il Barbera e allungare ulteriormente sulle inseguitrici, attualmente a meno 8, somiglierebbe a un’ipoteca per la serie B.
L’incrocio con i rosanero arriva peraltro nel momento giusto, con il Bari reduce da quattro vittorie e un pareggio, in evidente crescendo di forma. « Andiamo là con le nostre certezze, ma l’errore grosso sarebbe credersi bravi » , ha ammonito il tecnico biancorosso. «Una vittoria a Palermo potrebbe darci ulteriore consapevolezza, ma la partita è da giocare. E il Palermo è stato costruito per vincere il campionato » . Al suo Bari chiede di essere spensierato: «È una caratteristica che ci deve contraddistinguere sempre. Se una squadra ha ansie e pensieri, rende meno. Ma insieme alla spensieratezza ci deve essere tanta attenzione e fame», sono ancora le parole del tecnico biancorosso, che ha dato il match l’etichetta di «bello», perché «tra due squadre che hanno storia e blasone».
Sono piuttosto lontani i tempi in cui questa sfida si giocava in serie A: nel Bari c’erano Barreto e Almiron, nel Palermo Pastore e Cavani. Oggi entrambe le squadre possono considerarsi due vecchie stelle del Sud, che non vedono l’ora di riaccendersi. Per Bari la trasferta in Sicilia non è mai stata facile, con l’ultimo blitz firmato da Nicola Ventola 24 anni fa. Lo scorso anno i biancorossi andarono vicinissimi al colpaccio, sfumato proprio in extremis per una prodezza di Lucca, oggi punta di diamante del Pisa e addirittura di interesse azzurro. Quel Bari cercava di accorciare le distanze dalla Ternana, questo comanda in beata solitudine. « Ma io sono convinto che si possa fare di più», il pensiero di Mignani. « Non mi riferisco ai risultati, ma alle prestazioni. Vorrei prendere meno gol, anche se bisogna sempre tenere conto degli avversari. Vorrei che la squadra sbagliasse meno in alcune situazioni della gara. Vedo comunque che cominciamo a gestire meglio alcuni momenti della partita, cosa che facevamo meno bene all’inizio».