“Adesso manca soltanto questo. Manca una vittoria davanti al pubblico del “Barbera” e il rapporto tra Roberto De Zerbi, la sua squadra e i tifosi rosanero sarà completo. Marchiato a fuoco con tanto di sigillo. Perché, diciamoci la verità, da quando De Zerbi è arrivato sulla panchina rosanero la squadra ha iniziato a giocare un buon calcio sempre a testa alta contro qualsiasi avversario, nel gruppo sono emerse una serie di interessanti individualità prima solo ipotizzate, Nestorovski ha cominciato a far gol, sono arrivati anche le i punti, i gol e una vittoria. Tutto però lontano dallo stadio di casa. Quello stadio che il tecnico ha deciso di fare innamorare della sua squadra e del suo calcio. Insomma, servono i tre punti in casa perché la festa sia completa. Già, la festa. Perché Palermo-Torino che si gioca domani al “Barbera” con inizio alle 20,45 è da celebrare già alla vigilia: la millesima partita in serie A del Palermo non è cosa di tutti i giorni. Ecco perché un gol, un successo contro il Torino avrebbero una significato particolare magari mentre il teatro Massimo viene illuminato di rosa e nero quasi a volere ridare prestigio a questa squadra che da anni cerca un nuovo feeling con il palermitani. Il Palermo, in questa stagione, ha di fatto invertito quella che è stata la tendenza degli ultimi anni. Un trend che rappresenta l’onda lunga dello scorso campionato quando i rosa, con un finale di alto livello lontano dal “Barbera”, riuscirono a conquistare una salvezza che sembra irraggiungibile. Le cose, complice il calendario, si sono ripetute quest’anno. È vero, i rosa in casa hanno affrontato Sassuolo (nella gestione Ballardini), Napoli e Juventus, ma non aver fatto nemmeno un punto e non aver segnato nemmeno un gol sono due macchie che vanno subito cancellate. De Zerbi, dopo l’esordio da dimenticare con il Napoli, ha provato a invertire la tendenza nella gara più difficile: con la Juve il Palermo è andato vicino al risultato di prestigio e domani ci proverà con l’altra torinese. Palermo-Torino si porta dietro tantissimi temi. Dal confronto a distanza tra Posavec e Hart a quello tra Belotti e Nestorovski. Il “Gallo” torna al “Berbera” portandosi dietro una bella dose di rimpianto per una cessione affrettata che nell’agosto dello scorso anno gli ha fatto sposare la causa granata. Nestorovski è l’immagine esatta del Palermo targato De Zerbi. Con il novo tecnico, il macedone ha iniziato a segnare, ma lo ha fatto sempre in trasferta. Si è sbloccato a Pescara contro il Crotone, ha continuato a Bergamo con l’Atalanta e si è riconfermato a Genova contro la Sampdoria. Se a questo aggiungiamo anche il bel gol segnato a Buffon con la maglia della Macedonia è facile capire come l’attaccante sia passato in poco tempo da essere chiamato “Nesto… chi?” a essere ribattezzato “Nestogol”. Un pieno di popolarità, testimoniato dal bagno di folla alla sessione di autografi che lo ha visto protagonista venerdì allo store dello stadio, al quale manca adesso solo la rete al “Barbera” . È un Palermo in salute quello che domani sera affronta il Torino. Per una volta le nazionali hanno riconsegnato a De Zerbi giocatori carichi per le prove offerte in giro per il mondo. E, se è vero che Posavec è tornato a casa per il riacutizzarsi del problema alla spalla emerso nella fase finale della gara con la Sampdoria che però non gli impedirà di essere in campo contro il Toro, è altrettanto vero che i vari Hiljemark, Gonzalez, Aleesami, Cionek oltre al già citato Nestorovski sono tornati a Palermo caricati a molla e pronti per la sfida ai granata. Una sfida che ha perso un sicuro protagonista. Ha perso Alessandro Gazzi che, espulso a Genova per somma di ammonizioni, salterà quello che era il suo derby del cuore, il suo personalissimo amarcord contro la squadra nella quale ha giocato novanta partite segnando anche due gol. Ma se perde Gazzi, De Zerbi recupera invece Quaison. Lo svedese è guarito e l’ultimo allenamento di oggi dovrebbe dare il via libera per la sua convocazione dopo l’infortunio rimediato in trasferta contro l’Inter. Ci dovrebbe essere anche Rajkovic che potrebbe partire titolare in una squadra che potrebbe riservare diverse sorprese, ma che ha anche dei punti fermi. Uno è Posavec in porta, gli altri Rispoli ed Aleesami sugli esterni, un altro ancora Diamanti sulla trequarti e per finire Nestorovski in attacco. Gli ingredienti di quello che è diventato il cocktail proposto da De Zerbi, un cocktail con il quale festeggiare la millesima in serie A. Naturalmente Torino permettendo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.