Rayyan Baniya, difensore classe 1999, avrebbe potuto indossare la maglia del Napoli nel 2023 per raccogliere l’eredità di Kim. Ma il club partenopeo e Rudi Garcia scelsero altre strade, lasciandolo al Trabzonspor. Un bivio che oggi sembra averlo condotto sulla strada giusta, culminata domenica scorsa al Barbera con il gol decisivo contro lo Spezia, il secondo della sua stagione.
Come ricorda Valerio Tripi su Repubblica – Palermo, in quel periodo Baniya era già un profilo ambito, dopo due stagioni positive in Turchia. Il difensore, di madre turca e padre beninese, desiderava tornare in Italia e, solo un anno dopo, il Palermo gli ha offerto questa possibilità con un prestito e diritto di riscatto. “L’esperienza in Turchia è stata formativa”, aveva dichiarato a settembre, “ma volevo tornare in Italia. Adesso finalmente ce l’ho fatta”.
Le sue qualità non erano passate inosservate: squadre come Napoli, Roma, Torino e Parma avevano chiesto informazioni su di lui, e anche in Serie B club ambiziosi come Sampdoria e Sassuolo erano interessati. Tuttavia, Baniya ha scelto Palermo, dimostrando una visione di prospettiva che lo ha accompagnato per tutta la carriera.
Dalle giovanili al Barbera: un percorso di crescita
Baniya ha iniziato nel 2013 tra le fila del Modena e del Verona, per poi maturare in Serie C con Mantova e Renate. Scelse di crescere lontano dalle luci dei grandi club, strutturandosi tecnicamente e fisicamente. Nell’estate del 2021, Andrea Pirlo lo ha voluto al Karagümrük, portandolo in Super Lig. È lì che Baniya ha scoperto le tradizioni della madre turca e iniziato a farsi notare, guadagnandosi la convocazione di Vincenzo Montella nella nazionale turca nell’ottobre 2023, pur senza esordire.
“Le mie radici sono un mix particolare”, ha raccontato in passato. “Mi sento italiano, anche se ho scelto la nazionale turca. Questo background mi ha aperto la mente e arricchito culturalmente”.
Palermo e il ritorno in Italia
Arrivato in rosanero, Baniya ha affrontato subito delle difficoltà, tra cui un infortunio muscolare all’esordio contro la Cremonese. Ma il difensore non si è arreso, conquistando spazio e crescendo sotto la guida di Alessio Dionisi. Con quattro presenze quasi intere nelle ultime gare, ha dimostrato solidità, sfiorando il gol contro la Sampdoria e trovando la rete contro lo Spezia.
Baniya ha lavorato con tecnici come Aimo Diana, Massimo Morgia e Daniele Di Donato, nomi che hanno segnato anche la storia del Palermo, rendendo il legame con la città quasi inevitabile.
A soli 25 anni, Baniya rappresenta una scommessa vincente per il Palermo, un giocatore capace di abbracciare la sfida e portare avanti la sua crescita in un ambiente che sembra fatto su misura per lui.