Repubblica: “Palermo e Nazionale azzurra un binomio da sempre vincente”
“Gli scaramantici sono avvisati e cambino subito pagina. Fattore campo positivo al “Barbera” per la Nazionale che può contare su undici vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, contro la Croazia nel 1994, nelle tredici partite disputate a Palermo dal 1952 ad oggi. Gli azzurri, inoltre, hanno una serie di cinque vittorie di fila ancora aperta dal 2-1 del 2004 sulla Norvegia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2006 fino all’ultima al “Barbera” del 2015 contro la Bulgaria per le qualificazioni agli Europei. In totale 24 gol fatti e 7 subiti.
A parte la doppietta del croato Davor Suker, i ricordi per la Nazionale a Palermo sono decisamente più rosa che neri. A Palermo, infatti, è legato l’esordio in partite ufficiali di sette campioni del mondo: Fabio Cannavaro nel ‘97 contro l’Irlanda del Nord, Rino Gattuso nel 2000 contro la Svezia, Daniele De Rossi (andato anche in gol), Alberto Gilardino, Simone Barone e il commissario tecnico Marcello Lippi nel 2004 contro la Norvegia. In quella partita, tra l’altro, a realizzare il gol vittoria nella prima sfida eliminatoria sulla strada che poi avrebbe portato l’Italia al titolo conquistato a Berlino fu Luca Toni, all’epoca ancora eroe del Palermo e dei palermitani. Al “Barbera” è legato anche un altro ricordo del Mondiale 2006: a Palermo, infatti, l’Italia battendo la Slovenia l’8 ottobre del 2005 per 1-0 ottenne la matematica certezza della qualificazione ai mondiali tedeschi. A realizzare il gol fu il rosanero Zaccardo. Stasera Buffon giocherà la sua millesima partita in carriera, ma ha già fatto festa all’ombra di Monte Pellegrino nel 2015 quando tocco le 150 partite in azzurro contro la Bulgaria.
La prima volta che gli azzurri giocarono a Palermo fu nel dicembre del 1952 e l’avversaria era la Svizzera battuta per 2-0. Da allora uno stop lungo trentotto anni fino alla partita amichevole del 1990 contro l’Olanda giocata per celebrare il capocannoniere palermitano dei campionati del mondo Totò Schillaci. A decidere quella partita fu Roberto Baggio. Da quel momento in poi gli azzurri sono tornati spesso: l’intervallo di tempo più lungo è stato dal 2005 al 2013, quando l’avversaria di turno, anche in quell’occasione per le qualificazioni mondiali, fu la Bulgaria battuta dal gol vittoria di Gilardino. La vittoria più larga risale al 1993 in occasione di Italia-Malta: finì 6-1 con gol di Dino Baggio, Signori, Vierchowod, Maldini e doppietta di Mancini. Per i maltesi in gol Busuttil”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.