Repubblica: “Palermo Audero shock, Pohjanpalo gol. Con la Samp pari e rimpianti”

Era iniziata nel peggiore dei modi possibili, con una partita subito in salita dopo appena 50 secondi. Ma il Palermo l’ha rimessa in piedi, l’ha pareggiata e ha persino rischiato di vincerla. Come sottolinea Massimo Norrito per Repubblica Palermo, l’1-1 contro la Sampdoria lascia più di un rimpianto, perché i rosanero hanno avuto le occasioni per portare a casa l’intera posta in palio, soprattutto nella ripresa in superiorità numerica.
L’avvio è da incubo per la squadra di Dionisi: Audero, nel tentativo di un passaggio apparentemente semplice, regala di fatto un assist a Coda, che insacca senza problemi per il vantaggio doriano. Un colpo che avrebbe potuto stendere chiunque, ma il Palermo reagisce subito con carattere e determinazione. La squadra non si scompone e si mette in movimento come un meccanismo ben oliato, con tutti i giocatori coinvolti in una reazione corale.
Il primo squillo arriva al 18’, quando Brunori sfiora il pareggio con un colpo di testa. Audero rischia un altro errore non trattenendo un pallone in uscita, mentre in difesa Baniya e Di Francesco si oppongono ai tentativi di Coda e Curto. Il Palermo gioca bene, con Di Francesco e Pierozzi che spingono sugli esterni, Verre sempre pericoloso e Gomes instancabile in entrambe le fasi di gioco. La pressione rosanero viene premiata al 40’, quando Ranocchia crossa, Cragno respinge male e Pohjanpalo, con un preciso colpo di testa, insacca per l’1-1.
Ripresa in controllo, ma il Palermo non sfonda
Al rientro dagli spogliatoi, i rosanero sembrano attendere la reazione della Sampdoria, che però si limita a una sterile supremazia territoriale. Il primo brivido lo regala Magnani al 12’, con un tiro che termina sull’esterno della rete.
Tre minuti dopo, l’episodio che potrebbe cambiare la gara: Verre e Di Francesco partono in contropiede e Akinsanmiro, in evidente difficoltà, sbilancia Di Francesco da ultimo uomo. L’arbitro non ha dubbi: punizione e cartellino rosso per il giocatore doriano, in campo da appena due minuti.
Il Palermo aumenta la pressione e va vicino al vantaggio con la punizione di Ranocchia, respinta da Cragno, seguita da un tentativo di Brunori. La squadra di Dionisi si riversa nella metà campo avversaria, con una sorta di tiro al bersaglio che vede protagonisti Brunori, Ranocchia, Baniya e Verre, ma la difesa blucerchiata regge.
Al 28’ il tecnico rosanero opta per un assetto ancora più offensivo, inserendo Le Douaron al posto di Verre e passando a un tridente puro, con Pohjanpalo centrale e Brunori più largo a sinistra. Il Palermo continua ad attaccare ma senza trovare la zampata vincente. Con il passare dei minuti, la stanchezza si fa sentire e la spinta si affievolisce.
Alla fine, l’1-1 resta il risultato definitivo. Per come si era messa la partita, il Palermo può considerarlo un punto guadagnato, ma per la superiorità numerica e le tante occasioni create, i rimpianti restano. Ora, testa al big match di venerdì contro la Cremonese, una sfida che potrebbe essere decisiva per la corsa ai playoff.