L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che oggi affronterà il Parma e lo fa attraverso le parole di Mignani.
Avere «l’ambizione di andare a prendere quelli che sono davanti». Per Michele Mignani, la partita contro la capolista Parma di venerdì sera, non è solo un big match della serie A di altri tempi e una delle ultime chiamate per migliorare la classifica in funzione dei play-off, ma anche un test per preparare i rosa agli spareggi per la promozione.
«Sarà un test impegnativo e veritiero e per questo sono curioso, ma so che la squadra ha lavorato bene — ha detto Mignani — per una questione di mentalità dobbiamo andare a prendere chi ci precede».
E ancora: «Ma non posso permettermi di andare troppo oltre col pensiero: abbiamo lavorato un giorno in meno rispetto alla settimana tipo, io sono qui da poco e affrontiamo una squadra che ha lo stesso allenatore da due anni».
Come modulo dovrebbe essere confermata la difesa a tre, in un 3-5-2, con Pigliacelli in porta, Diakité, il rientrante Lucioni e Ceccaroni in difesa; a centrocampo Di Mariano esterno destro, Segre e Gomes in mezzo, Di Francesco nel ruolo di cerniera tra centrocampo e attacco, e Lund sulla sinistra; e la coppia Brunori-Mancuso in attacco.
Qualche tentazione nelle mente di Mignani c’è. Per esempio a centrocampo, dove saranno ancora assenti Ranocchia e Vasic. Intanto, sono in ballottaggio Segre ed Henderson e poi il tecnico rosanero ha detto la sua su Stulac e Gomes: «Può servire l’uno o l’altro, ho bisogno di un giocatore che sappia fare bene entrambe le fasi, sbagliando il meno possibile. L’hanno fatto bene entrambi, con caratteristiche diverse» Un’altra carta potrebbe essere Insigne, che insieme a Traoré e Di Francesco, per Mignani può giocare anche come trequartista e non solo come esterno.