L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su uno scontro di un locale del Marina Yachting che sta facendo discutere il web.
Dopo l’estate degli scontrini folli, dal taglio torta in un locale del centro di Palermo a 20 euro al toast diviso a metà a Como con un sovrapprezzo di 2 euro fino al piattino chiesto da una mamma di Finale Ligure per fare assaggiare le trofie al pesto alla figlia di 3 anni costato 2 euro, la polemica social dei conti “gonfiati” colpisce di nuovo il capoluogo siciliano. “Apertura tappo: 8 euro”, lo scontrino dice esattamente così. Succede qualche giorno fa da “Retrobottega di Prezzemolo & Vitale” al Marina Yachting, il nuovo molo trapezoidale inaugurato un mese fa in pompa magna. Ed è subito un caso.
Tre panini e uno spumante – un “Berlucchi cuvée imperiale Brut” – 40,90 euro e fin qui nulla da ridire. Ma quegli 8 euro in più per stappare una bottiglia non sono proprio andati giù a Sonia Aiello, che a fine pasto si è vista arrivare al tavolo un conto finale di 48,90. Lo spumante deve esserle andato di traverso perché il giorno dopo ha pubblicato lo scontrino della discordia su Facebook e ha scritto: «Ciò che mi ha lasciato senza parole sono gli 8 euro di apertura tappo». Subito dopo, ha rincarato la dose raccontando che «la cameriera, poverina, con il polso dolorante non ci è riuscita. Viene soccorsa da un responsabile che abbandona la bottiglia sul banco che ovviamente, senza problemi, lo serviamo noi in autonomia, aspettando il seau a glace con ghiaccio che non è mai arrivato e che quindi si è scaldato subito. A voi i commenti».
E di commenti e “like” ne sono arrivati tanti. Così tanti che il post di Aiello è diventato virale, rimbalzando sui vari gruppi Facebook della città. C’è chi ribattezza il Marina Yachting “il molo trapezoidale di Montecarlo”, chi si chiede se la bottiglia sia stata stappata con una sciabola visto il prezzo, chi suggerisce di portare il cavatappi da casa, chi cita Totò e commenta: “Ma mi faccia il piacere”. Commenti ironici, ma anche di disappunto. “E poi si chiedono perché la gente non voglia più andare a mangiare fuori, è un furto!”. L’esercito dei social fa fronte unito, con qualche voce fuori dal coro che difende il conto, ritenendolo del tutto normale e corretto. È il caso dello chef Salvo Renda: «Se si vuole usufruire del servizio ai tavoli, con conseguente somministrazione di cibo e bevande o semplicemente gustare un aperitivo, è lecito far pagare un servizio in più con vista sulla splendida fontana. Molti non comprendono che ci sono costi elevati per gestire un punto vendita all’interno del Marina Yachting».