Repubblica: “Palermo adesso rischia default. Pignorati parte dei soldi della cessione di Struna, ecco perché”

Tanti problemi in casa Palermo. La cessione di Struna ha portato in dote circa 600mila euro che però sono stati sequestrati perché un procuratore che avanzava credito per circa 280mila euro ne ha chiesto il pignoramento. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” su questo argomento:

“I problemi del Palermo non sono finiti. Anzi, probabilmente sono appena all’inizio e vedono come protagonista sempre la nuova proprietà inglese. Una proprietà che ancora non ha dato evidenza della propria forza economica e soprattutto non ha provveduto all’aumento del capitale sociale di quindici milioni di sterline annunciato nei giorni scorsi. O, meglio, l’aumento c’è stato, così come certificato dal registro delle imprese del Regno Unito, ma si tratta di obbligazioni, di una sorta di prestito erogato da uno dei misteriosi finanziatori alla casa madre rosanero. Di cash, di contanti, nemmeno l’ombra, e il Palermo rischia adesso il default. La crisi in viale del Fante è drammatica, e non è un’iperbole dire che i creditori sono alle porte. Anzi, uno di questi creditori, il procuratore di un calciatore, ha chiesto e ottenuto il pignoramento di una parte dei soldi incassati per la cessione di Struna: 280mila euro, dei quasi 600mila portati in cassa da Rino Foschi, sono finiti sotto sequestro. Il resto è servito per pagare parte degli stipendi dei dipendenti della società”.