L’edizione odierna de “La Repubblica” traccia un bilancio di quest’annata rosanero.
Ventitré giorni che hanno fatto la storia del Palermo. Questo è l’intervallo di tempo che corre tra il 12 giugno, quando i rosanero conquistano la serie B battendo il Padova nella finale dei play-off, e il 4 luglio quando s’insedia la nuova proprietà targata Manchester City dello sceicco Mansour. Ventitré giorni nei quali sono condensati presente e futuro della società nata sulle ceneri della vecchia Us Città di Palermo di Maurizio Zamparini.
Un presente con fondamenta solide che getta un ponte verso il futuro che, almeno a guardare le solide potenzialità economiche dei nuovi dirigenti, si preannuncia roseo. Il 2022 per il Palermo è stato un anno indimenticabile. Un risultato che, ancor prima della conquista della B e dell’arrivo del City Group, è tangibile negli oltre centomila tifosi che hanno visto al “Barbera” le gare dei play-off. Ed è proprio da questo straordinario successo che, con onore e oneri, il Palermo deve guardare al 2023 perché i buoni propositi diventino fatti.