L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla questione dell’acqua potabile/non potabile a Palermo. Nel giro di due ore, ieri pomeriggio, l’Amap scatena il panico con un avviso alla cittadinanza, smentito due ore dopo dal Comune. L’acqua non è potabile dal Politeama a Mondello. «Non usatela per l’igiene personale, né in cucina», si legge. L’avviso riprende un’ordinanza firmata ieri dal sindaco Leoluca Orlando: «Fino a diversa comunicazione – recita l’ordinanza – è inibito l’uso delle acque distribuite dai serbatoi Petrazzi Alto e Basso per il consumo umano». Basta questo perché i palermitani assedino botteghe e supermercati per accaparrarsi le casse di acqua minerale andate presto a ruba.
Peccato che, alle 19, appena due ore dopo il “procurato allarme”, una nota del Comune abbia smentito tutto, attaccando di fatto l’Amap. «A seguito della diffusione di un comunicato stampa incompleto da parte dell’Amap, il sindaco chiarisce che la firma dell’ordinanza è un atto dovuto di fronte a una nota formale inviata dall’Asp all’amministrazione comunale, ma tutti i dati relativi alla qualità dell’acqua distribuita in città ne confermano la potabilità e la qualità per uso umano».
L’Asp, il 25 febbraio, ha effettuato un prelievo nei serbatoi Petrazzi Alto e Basso che servono mezza città, riscontrando una torbidità dell’acqua: presenza di alluminio, solfati e altri agenti inquinanti, superiori alla norma perché l’acqua sia potabile. I risultati negativi vengono trasmessi il 28: l’Asp chiede di aumentare la clorazione dell’acqua. Amap interviene e, ogni giorno, fino all’altro ieri, effettua i suoi prelievi che danno l’ok sulla potabilità dell’acqua. «Per noi l’acqua è perfetta – ribadisce Alessandro Di Martino, amministratore unico dell’Amap – Ci sarà stato un problema temporaneo quando abbiamo immesso acqua nei serbatoi dalla Pedemontana e non dal Poma. Qualche residuo dei tubi. Ma parliamo di serbatoi su cui appena due mesi fa abbiamo effettuato una manutenzione straordinaria che non si faceva da 20 anni. Abbiamo chiesto all’Asp di fare un secondo prelievo, ma i risultati non sono arrivati. E nonostante i nostri valori positivi, l’Asp ha richiesto l’emissione di un’ordinanza, considerando validi solo i propri». L’amministrazione assicura: «Non vi è alcun problema di carattere microbiologico nell’acqua distribuita in rete» (tutto scritto in lettere maiuscole). «Specialmente in una situazione di già grave nervosismo legato alla situazione sanitaria del Paese – dice il sindaco – è auspicabile che da parte di tutti e soprattutto da parte dei soggetti istituzionali vi sia la massima collaborazione per non alimentare psicosi. Sono certo che nessuno in Amap si sognerebbe mai di distribuire acqua non di qualità. Allo stesso tempo mi aspetto che l’azienda curi con maggiore attenzione la propria comunicazione, non essendo possibile che suoi uffici diffondano notizie parziali che generano allarme nella popolazione».