“Come il primo giorno in un cantiere edile. Abbattere tutto e ricostruire partendo dalle fondamenta. Questo è quello che accadrà in questi giorni al Palermo. E in una squadra di calcio le fondamenta sono i dirigenti che si occupano della parte amministrativa, quelli che curano la parte sportiva e l’allenatore. In questo senso, però, il club di viale del Fante è ancora alla fase in cui sta preparando l’impasto per il cemento. Tutto è legato al passaggio di proprietà. Solamente in quel momento avranno il via libera i piani operativi per la scelta dei dirigenti e soprattutto dell’allenatore. Già, perché in questo momento né Maurizio Zamparini, né Paul Baccaglini hanno il potere di sottoscrivere contratti per il prossimo campionato. Ma tutti e due, ognuno attraverso i rispettivi canali, hanno effettuato sondaggi, contattato dirigenti e ascoltato allenatori. La vecchia proprietà punterebbe su un usato sicuro come il direttore sportivo Rino Foschi e l’allenatore Edy Reja; la nuova potrebbe fare scelte diverse, affidarsi a Beppe Iachini, esperto in promozioni dalla B alla A, ma che accetterebbe volentieri una panchina nel massimo campionato sin dall’inizio della stagione, o a Eugenio Corini, legato alla piazza e protagonista dello storico ritorno in A del 29 maggio del 2004 da giocatore, che ha scelto di dimettersi da allenatore nel corso di questa stagione piuttosto che rimanere in sella dopo avere capito che Zamparini non avrebbe fatto nulla per rinforzare la squadra e provare a salvarla.”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.