Repubblica: “Palermo a Genova come un pugile alle corde che prende schiaffoni dall’avversario”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara persa dal Palermo contro la Sampdoria.

Piove sul Palermo che a Genova si sveglia tardi e non riesce a evitare la seconda sconfitta di fila. Un 1 a 0 al passivo che, sommato al passo falso casalingo contro il Lecco e al pari del “Barbera” con lo Spezia, fotografa il brutto momento della squadra rosanero che ottiene un punto in tre partite e scivola al quinto posto in classifica. A compromettere la gara dei rosanero un pessimo primo tempo che ha evidenziato lo scarso momento di forma di alcune delle pedine di Corini: Di Francesco e Insigne su tutti e l’appannamento generale della difesa. Un dato confermato dalla buona ripresa quando il tecnico ha cambiato gran parte della squadra. Una reazione che nel finale è andata sbattere contro Filip Stankovic, portiere della Sampdoria e figlio dell’ex centrocampista dell’Inter Dejan, che ha salvato la sua porta e il successo dei liguri.

Una buona seconda parte di gara che non cancella l’inizio shock dei rosa. Il Palermo, infatti, entra in campo mezzora dopo la Sampdoria. Nel lasso di tempo in cui la squadra di Corini decide di iniziare a giocare, la formazione di Pirlo ha già creato almeno tre nitide palle gol, sintesi di un diverso approccio alla partita e soprattutto di una voglia di fare della quale il Palermo inizialmente difetta. Fatto sta che dopo tre minuti Kasami, uno degli ex della partita, con un bel sinistro a giro colpisce il palo interno con Pigliacelli battuto. Sei minuti dopo il portiere rosanero deve respingere su Vieira dimenticato tutto solo sulla sinistra dalla difesa. Pigliacelli ancora decisivo al ‘18 sul tiro di Esposito. E il Palermo? Per tutto questo tempo sembra un pugile alle corde che prende schiaffoni dall’avversario.