“Lunedì pomeriggio, mentre Zamparini parlava con De Zerbi e cercava inutilmente di riportarlo sulla panchina del Palermo, Eugenio Corini aveva deciso di presentare le proprie dimissioni. Un moto d’orgoglio che lo ha lasciato insonne per tutta la notte. Tanto che ieri, in assenza di un vero direttore sportivo o di un dirigente presente a Boccadifalco, Corini aveva comunicato al team manager Alessio Cracolici che avrebbe regolarmente diretto l’allenamento del pomeriggio e alla fine della seduta avrebbe deciso se rimanere o meno sulla panchina. Così, il tecnico ha radunato la squadra nello spogliatoio del “Tenente Onorato” e ha parlato ai giocatori. Ma, più che parlare, l’allenatore ha ascoltato. Ha ascoltato i suoi esprimergli tutta la loro solidarietà, ha sentito la vicinanza della squadra e l’appello a non mollare. A quel punto, il “Genio” non se l’è sentita di abbandonare i giocatori e soprattutto non se l’è sentita di tradire la fiducia del pubblico del “Barbera”. I tifosi che da quando lui è alla guida del Palermo sono tornati a riempire lo stadio, hanno sospeso la contestazione nei confronti di Zamparini ed erano pronti a riprendere la protesta qualora Corini fosse stato esonerato o se ne fosse andato“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”