L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà sabato al Renzo Barbera.
Adesso c’è uno stadio “Renzo Barbera” da riconquistare. Contro il Pisa, nella partita delle 16.15 di domani, i rosanero non sono solo chiamati a fare punti, ma anche a riconquistare un tifo che piano piano sta scemando. Saranno in 18mila tra abbonati e paganti gli spettatori previsti nella partita
contro i toscani, un dato che ormai certifica l’emorragia dei supporter rosanero che nelle ultime quattro partite non hanno raggiunto le 20mila presenze, quando nello sprint di inizio campionato si sfioravano le 30mila. E ed è poco importante che il Palermo, con 182mila presenze in 7 partite, sia la squadra con il record di pubblico in B, con duemila spettatori in più rispetto alla Sampdoria, che pure ha giocato per 8 volte a Marassi.
Il motivo è ovvio: il calo di risultati e di gioco che ha trasformato le partite casalinghe del Palermo in un incubo. Nelle ultime quattro gare, infatti, il Palermo ha vinto solo una volta, di misura contro il Brescia, ed è stato sconfitto per tre volte, con le due partite peggiori della gestione di Corini:
l’1-0 contro il Cittadella e il 2-1 contro il Catanzaro. Ma il dato più preoccupante è la differenza abissale di rendimento tra casa e trasferta. Lontano dal “Barbera” il Palermo ha perso solo contro la Sampdoria e ai punti è secondo insieme al Parma con 15 punti, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta, dietro soltanto alla Cremonese che ha totalizzato 17 punti. In casa, però, i rosa sono undicesimi perché hanno vinto solo 3 partite su 7 e perso ben 4 volte, subendo 9 gol e segnandone 10, 3 in meno rispetto a quanto avvenuto in trasferta. Per questo portare a casa i tre punti contro il Pisa non solo interromperebbe un periodo negativo con una vittoria nelle ultime 8 partite, ma allontanerebbe lo spettro del peso psicologico del “Barbera”.