Repubblica: “Nuovo ceppo nel Kent, caccia al paziente zero «È cominciato tutto da lui»”
L’edizione odierna di “Repubblica” parla della nuova variante di Coronavirus. È il 12 dicembre e nel carcere di Elmley, dall’omonima isola che non c’è più grazie al ponte con il resto del Paese, il 40 per cento dei detenuti di un solo braccio della prigione risulta positivo al coronavirus. Qualcosa di mai visto in un penitenziario del Regno Unito. In quel momento, delle cinque aree più infette dal Covid in Inghilterra, quattro si trovano proprio nella contea del Kent, in particolare sull’Isola di Elmley con le sue tre prigioni tutte con un esplosivo tasso di contagi, e nel vicino distretto di Swale: quest’ultimo, dieci giorni fa, fa segnare 624 casi su 100mila abitanti: il tasso di infezione più alto d’Inghilterra.
Stavolta il virus corre a una velocità mai vista. Ma come è nata questa variante del virus? Ovviamente non c’è alcuna certezza. Per il momento, in Regno Unito, c’è un’ipotesi, quella del “paziente inglese”, o forse “i pazienti inglesi”. Una possibilità è che questo nuovo ceppo si sia sviluppato in Inghilterra all’interno di pazienti, o forse — dice Clarke — «sfortunatamente uno solo di essi», con malattie croniche e/o terminali come il cancro e quindi impossibilitati a combattere il virus. Il quale potrebbe essere rimasto a lungo nei loro corpi, creando così’ un “effetto laboratorio” per “prosperare” e mutare.