Repubblica, nuovo Cda del Catania: «Società in vendita ma niente compratori»

Il Catania rimane in vendita, anche senza il Centro Sportivo di Torre del Grifo, ma al momento compratori all’orizzonte non se ne vedono. E se entro giugno non dovessero pervenire valide proposte d’acquisto, l’attuale proprietà, che continua a far capo a Pulvirenti, garantirebbe comunque il rilancio del club, programmando il ritorno nelle categorie superiori. Il nuovo Consiglio d’Amministrazione del Calcio Catania non usa perifrasi o giri di parole.

«È un CdA indipendente e specializzato in queste problematiche -dicono all’unisono il neo presidente Davide Franco, dottore commercialista romano, ed il consigliere d’amministrazione Davide Mancuso, avvocato romano – il Calcio Catania fa parte di Finaria, e nel piano di risanamento che stiamo predisponendo è prevista sia la possibile vendita che la continuità di gestione. Per agevolare la vendita intendiamo scorporare Torre del Grifo e mettere a disposizione il club con o senza il centro sportivo. Bisognerebbe però avere il compratore che ad oggi non esiste. Nessuna proposta d’acquisto al momento ci è pervenuta, siamo disposti a valutarle, ma in mancanza  penseremmo al mantenimento».

I numeri di bilancio evidenziano criticità, ma non scenari incompatibili con la ristrutturazione societaria del club. «Ho vissuto esperienze analoghe nel Foggia e nella Lazio – aggiunge il presidente Franco – adesso stiamo cercando di risollevare il gruppo dalle vicissitudini capitate al proprietario, lavoreremo in parallelo pensando al futuro, ed entro il mese di giugno faremo delle valutazioni definitive in ottica futura. E’ chiaro che se non ci saranno compratori seri la società cercherà di gestire nell’ottica di un piano di rilancio. Già dalla Serie B ci possono essere degli utili, e ritornare in quella categoria potrebbe restituire una situazione patrimoniale di normalità. Il concordato preventivo di Wind Jet non avrà ripercussioni sul Calcio Catania, perché il piano industriale del gruppo prevede la presentazione di nuove garanzie da prestare per il buon esito della procedura. Sulla circostanza che una sentenza attribuisca agli eredi Massimino il 25% del pacchetto azionario del Catania, stiamo effettuando le opportune verifiche».

Ma intanto c’è da salvaguardare la permanenza in Lega Pro, obiettivo da cui si dipana ogni altro discorso legato al futuro del club. «Per creare una squadra importante bisogna intanto uscire indenni da questa stagione – dice il neo amministratore delegato Pippo Bonanno – e quella di Pagani sarà la gara più importante del campionato. Mi sono imbarcato in questa situazione quando nessuno avrebbe voluto farlo. Prima non c’era una società, ma adesso c’è».