L’edizione odierna de “La Repubblica” scrive delle indagini che stanno riguardando il patron del Palermo Zamparini e il presidente dei rosanero Giammarva: “Oggi è atteso il verdetto d’appello su Frosinone Non finiscono più i guai giudiziari per il Palermo. Proprio alla vigilia dell’appello sportivo sui fatti di Frosinone la procura di Palermo scrive un nuovo capitolo sulla vicenda che vede indagato il patron Maurizio Zamparini, suo figlio, la segretaria e altri cinque professionisti vicini all’imprenditore. E da ieri nel registro degli indagati c’è anche il presidente Giovanni Giammarva per false comunicazioni alla Commissione di vigilanza sulle società di calcio (Covisoc). È di ieri pomeriggio il sequestro di 1,1 milioni di euro dai conti del Palermo firmato dal gip Fabrizio Anfuso su richiesta dei sostituti procuratori Francesca Dessì, Andrea Fusco e Dario Scaletta. Un provvedimento più lieve rispetto alla richiesta della procura che voleva “bloccare” oltre 50 milioni di euro. L’ennesimo braccio di ferro fra procura e club non dovrebbe mettere a rischio la gestione sportiva. Per i fatti contestati, infatti, non sarebbero previste penalizzazioni, ma eventualmente sanzioni. Da quanto si apprende il gip avrebbe ritenuto fondata solo la richiesta che riguarda alcune posizioni con il fisco e per questo non avrebbe dato il via libera al sequestro più sostanzioso che chiedevano i sostituti procuratori. L’iscrizione nel registro degli indagati di Giammarva, accusato di ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità pubblica di vigilanza, riguarda le comunicazioni periodiche alla Covisoc sullo stato di salute dei conti e sulla documentazione prodotta dal club, allo stesso organo di vigilanza, per ottenere la certificazione dei bilanci. «Le comunicazioni in questione – dice Giammarva – riguardano la vicenda della compravendita del marchio. Una aspetto su cui il tribunale fallimentare ci ha già dato ampiamente ragione. Ed è chiaro che anche alla Covisoc abbiamo ribadito la nostra versione dei fatti». Sul sequestro, sia il Palermo che la procura, stanno preparando l’appello al tribunale del Riesame. La società per il dissequestro, i pm per ottenere il blocco degli oltre 50 milioni chiesto in prima istanza. Il provvedimento è arrivato proprio nel momento in cui tutti in viale del Fante si stavano preparando per il pronunciamento della corte sportiva federale d’appello che oggi dovrà dire la sua sui fatti di Frosinone. Il Palermo punta a ribaltare la sentenza di primo grado che ha omologato il risultato del campo respingendo lo 0-3 a tavolino. Nel frattempo pur non essendo ancora ufficialmente il direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi collabora sottotraccia con Zamparini per provare a mettere insieme le cessioni necessarie per mettere liquidità nelle casse in caso di permanenza in B. Senza i 25 milioni che nella stagione scorsa erano garantiti dal cosiddetto paracadute, il club deve trovare una trentina di milioni per affrontare la prossima stagione e conta di farlo attraverso la cessione di chi può avere più mercato. Il primo passo sarà quello di smantellare il blocco slavo. Se passasse la linea sarebbe anche la conferma che per la fumata bianca fra Foschi e Zamparini mancherebbero solamente dettagli. In partenza Posavec, che piace al Padova e all’estero, Struna, che ha estimatori in Germania, Chochev e Aleesami che potrebbero avere estimatori in A, soprattutto fra le neopromosse, ed è in vendita anche Nestorovski che però non sembra avere offerte concrete. I tifosi temono la cessione dei beniamini La Gumina e Coronado, uno dei due sarà sacrificato sull’altare dei bilanci: chi sembra avere più mercato è il palermitano; riuscire a ripartire dal brasiliano potrebbe essere una garanzia per un gruppo che deve formarsi e che oggi conoscerà una parte del suo futuro“.