“Novità Broh e Gomes, muscoli e agonismo per il centrocampo rosa”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle novità Broh e Gomes a centrocampo.
Ha gestito poco il pallone, ha effettuato meno passaggi, si è posizionato più spesso per spezzare il gioco avversario che per costruire. Eppure, ha verticalizzato molto di più ed è stato più dinamico. Nel segnale di vita della gara pareggiata 3-3 con il
Pisa, il Palermo ha scoperto un centrocampo “operaio”, che in una sola gara ha funzionato molto meglio di quanto mostrato nelle uscite precedenti. Una linea mediana senza un regista puro, dove la fase di costruzione è stata affidata alla scoperta di Claudio Gomes, promessa mai sbocciata del City di Guardiola, che il gruppo dello sceicco ha mandato a Palermo.
È stato il mediano, ex capitano dell’under 19 della Francia, a guidare un centrocampo rosanero rigenerato anche dal dinamismo di Broh, tornato titolare dopo l’infortunio, e di Segre, l’unico dei nuovi che è partito con il piede giusto, quantomeno dal punto di vista dell’agonismo Così, in vista dello scontro salvezza di domenica contro il Cittadella, Corini si trova a un bivio: confermare la diga muscolare e lasciare ancora in panchina due pezzi pregiati come Stulac e Saric, che comunque contro il Pisa è subentrato nella ripresa. Oppure, cambiare ancora anche in base alla caratteristiche dell’avversario. Quel che è certo è che il tecnico rosanero ha scoperto un nuovo centrocampo più sporco e cattivo, ma più tonico ed efficace.