Repubblica: “Novellino: «Ora servono i gol di Gila». Per i rosa oggi una sfida decisiva nella corsa salvezza”

“A Empoli, ultima trasferta prima della sosta e della gara di oggi a Verona contro il Chievo, tutti avevano indicato in Franco Vazquez l’uomo del giorno, soprattutto perché Walter Novellino aveva deciso di schierarlo come in una formazione senza attaccanti di ruolo. Oggi l’uomo copertina è Alberto Gilardino, perché è a lui che il Palermo si affida per ritrovare la via del gol e quei punti importanti nella corsa alla salvezza. «Abbiamo ottimi attaccanti — dice Novellino alla vigilia della gara — e Gilardino è uno di questi. Ci sono anche giocatori come Vazquez e Trajkovski, ma in questo Palermo che ha notevoli individualità quello che conta è il gruppo. Ecco perché mi piace parlare del Palermo e non dei singoli». E allora parliamo del Palermo. Un Palermo che oggi, contro il Chievo di Maran, per sfruttare l’occasione fornita dalla  sconfitta del Carpi, Novellino schiererà con il 4-3-3 con un tridente d’attacco formato da Vazquez, Gilardino e Trajkovski. «Quello che conta è entrare in campo decisi subito a fare la partita che vogliamo fare e che abbiamo preparato. Questo mini-ritiro è stato per me importantissimo. Abbiamo lavorato bene e so di avere un gruppo che è consapevole delle difficoltà ma, al tempo stesso, sa bene che possiamo tirarci fuori dai guai. Il tempo per farlo c’è». Forse il tempo c’è veramente, ma le otto gare che mancano da qui alla fine del campionato sono otto gare da giocare in apnea e soprattutto sono otto gare nelle quali bisogna portare a casa punti pesanti. «La vittoria ci manca da tanto tempo — dice Novellino — ma per ottenerla ci vuole anche un pizzico di fortuna. Noi stiamo lavorando anche su quella». Chissà se è veramente possibile lavorare sulla fortuna, ma quel che è certo è che Novellino ha lavorato molto sulla testa dei giocatori. A vederli qui in ritiro a Ospedaletto di Pescantina, a pochi chilometri da Verona, i rosanero danno l’impressione di essere consapevoli della difficile situazione nella quale si sono cacciati, ma allo stesso tempo di essere concentrati per tirarsi fuori dai guai. «In questo momento devi turarti le orecchie e andare dritto per la tua strada — dice Novellino — Per vincere le guerre ci vuole coraggio e chi non ha questo coraggio è come se avesse già perso in partenza. Ma io guardo i ragazzi e non ne trovo uno che non abbia voglia di sacrificarsi e di dare il massimo. Noi stiamo lavorando per qualcosa di importante». Parole che colpiscono soprattutto per la serenità che Novellino riesce a trasmettere. Una serenità che sarà piaciuta anche a Maurizio Zamparini, che ieri era in ritiro con tutto lo staff dirigenziale del Palermo (Baiguera, Miccichè e Gerolin) e con Davro Curkovic, l’unico superstite dei consiglieri slavi, del quale il patron rosanero si fida ancora ciecamente. «Il presidente ci ha fatto sentire la sua vicinanza — dice Novellino — Ci ha dato una parola di conforto, ma adesso dobbiamo essere noi a fare qualcosa per lui e per i nostri tifosi. Lo dobbiamo fare senza pensare alla condizione di tranquillità del Chievo. I nostri avversari sono forti e hanno fatto un grande campionato, ma noi abbiamo un obiettivo da raggiungere. Questa partita è importante ma non fondamentale». Per raggiungere questo obiettivo di cui parla Novellino sarebbe fondamentale fare risultato a Verona. Il tecnico rosanero ha già fatto le sue scelte, anche se continua a fare pretattica sul nome del centrale di difesa da schierare al fianco di Andelkovic. «Gonzalez è carico nello spirito ma arriva da una trasferta lunghissima ed estenuante — dice Novellino — Devo tenere conto anche di questo. Gli parlerò prima della partita e poi deciderò. Comunque Cionek offre grandi garanzie e sono sicuro che, se dovesse giocare, lo farebbe con la stessa voglia e la stessa determinazione di tutti». Cionek, che tra l’altro Novellino ha avuto a Modena, giocherà nella difesa a quattro composta da Struna e Lazaar esterni e, appunto, da Cionek e Andelkovic centrali. In mezzo ci saranno Hiljemark, Jajalo e Brugman. In avanti, come detto, Vazquez, Gilardino e Trajkovski. Un 4-3-3 che ricorda molto quello messo in campo da Schelotto. Un 4-3-3 che è il sistema di gioco con il quale il Palermo il 24 gennaio scorso contro l’Udinese ha vinto la sua ultima partita prima di nove turni senza i tre punti”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” analizzando le parole di Walter Novellino nel pre-gara di Chievo Verona-Palermo.