L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul trend del Bari.
Il Bari fa la prova del nove. A cominciare dal match contro la Vibonese, inizia il trittico di gare con le ultime tre in classifica. Di seguito, ci sarà il derby ad Andria e la gara al San Nicola contro il Latina. Per i biancorossi la possibilità di riallungare il passo, è servita su un piatto d’argento. L’obiettivo è ottenere il massimo, quei nove punti che alimenterebbero il tentativo di fuga spentosi nelle ultime quattro giornate, durante le quali il Bari ha visto ridursi da sette a quattro i punti di vantaggio sulle inseguitrici «Ma bisogna fare molta attenzione, perché in gare come quelle che andremo ad affrontare, noi abbiamo tutto da perdere, gli altri nulla » , il pensiero del capitano Valerio Di Cesare, fermo ai box per un lungo infortunio, ma sempre vicinissimo ai suoi compagni di squadra. Parole che trovano peraltro riscontro con quanto accaduto sinora, visto che i biancorossi hanno accusato le uniche due battute d’arresto contro Francavilla e Juve Stabia, non di certo squadre di vertice. Sul momento di flessione del Bari, ha un’idea precisa.
«Non è dovuto a un calo fisico», ha detto durante un’intervista a Radiobari. «Questa squadra non ha espresso il suo 100%, possiamo fare di più perché siamo davvero forti. Castellammare è stata una partita che se ne vedono migliaia in questa categoria. Loro non avevano fatto chissà che cosa, potevamo fare di più ma non vedo tutta questa crisi » . Serve però cancellare la cattiva impressione destata dalla gara contro la Juve Stabia e restituire il sorriso al tecnico Michele Mignani, che a caldo non aveva nascosto tutto il proprio disappunto per un Bari confusionario e così poco squadra. Sono attese con curiosità le scelte del tecnico biancorosso, che in settimana ha monitorato con particolare attenzione anche le condizioni atletiche di ogni singolo elemento. I dati in possesso dello staff tecnico non lascerebbero pensare ad un Bari con poca benzina nel serbatoio, ma dopo una prestazione come quella di Castellamare meglio non lasciare nulla al caso.