L’edizione odierna di “Repubblica” riporta un’intervista realizzata all’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Palermo Giovanna Marano: «L’infanzia non deve essere derubricata. Abbiamo deciso di andare avanti, pur senza le linee dettate dal governo e dopo le pressioni dell’Anci, pubblicando le graduatorie per gli asili nidi perché non potevamo lasciare oltre 800 famiglie nell’ansia di non sapere se i loro figli potranno o meno usufruire dell’offerta formativa». A Palermo, ha annunciato l’assessora Marano nei giorni scorsi, gli asili nidi riapriranno il 7 settembre nonostante il silenzio del governo. Un educatore per piccoli gruppi di bambini comporterà l’impiego di più personale? «Certo. E sarà un problema per gli enti locali. Non abbiamo queste risorse. Noi assessori abbiamo fatto un appello, invochiamo anche per questo motivo le linee guida. Così possiamo anche comprendere quanti bambini effettivamente potremo accogliere. Noi ci siamo attenuti a un rapporto numerico molto basso. Non un bambino di meno, è il nostro slogan. L’offerta educativa al Sud è già molto bassa, è al 10 per cento, mentre in Valle d’Aosta è al 50 per cento. Adesso dobbiamo potenziare la nostra offerta e per questo chiediamo più risorse e deroghe efficaci per avere un maggior numero di supplenti e personale a tempo determinato. Un’arma utile anche per combattere la dispersione scolastica».