L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle difficoltà relative agli affitti per gli operatori sanitari che lavorano all’ospedale di Partinico, dedicato al Covid-19. «Abbiamo dovuto penare un bel po’ prima di trovare un appartamento. È stato mortificante – racconta l’infermiera Martina Crocilla – Nessuno ci ha detto chiaramente che temeva che noi fossimo vettori del virus, ma guarda caso, ogni volta che dicevamo dove lavoravamo il loro atteggiamento cambiava. E così tanti sì diventavano no». E con le scuse più impensabili: « C’è chi improvvisamente si è ricordato di avere un’anziana al piano di sopra, chi, invece, ci ha confidato che stava ristrutturando l’abitazione, nonostante le misure del governo lo vietino espressamente. E poi c’è stato anche un agente immobiliare che ci ha chiesto 3mila euro, tra caparre e mesi pagati in anticipo. Voleva essere sicuro di non rimetterci le spese per sanificare la casa, una volta che l’avremmo lasciata». Tuttavia, alcune persone e Federalberghi hanno offerto diversi posti letto per aiutare gli operatori sanitari.