Secondo quanto riportato da La Repubblica Bari, si è conclusa dopo otto anni la causa civile tra Gianluca Paparesta, ex presidente del Fc Bari 1908, e Cosmo Giancaspro, suo successore alla guida del club. Il tribunale ha rigettato la richiesta di risarcimento avanzata da Paparesta e lo ha condannato al pagamento di 22mila euro per le spese processuali. La sentenza, però, potrà essere impugnata in appello.
La vicenda risale al 2014, quando Paparesta acquisì il ramo d’azienda della fallita As Bari, dando vita al Football Club Bari 1908. Nel 2015, il figlio dell’ex arbitro, Romeo Paparesta, vendette il 5% delle quote societarie alla Kreare Impresa di Giancaspro per 100mila euro. Successivamente, Kreare stipulò un preliminare per acquistare un ulteriore 45% delle azioni per 5 milioni di euro.
Paparesta e il figlio contestarono il valore della cessione iniziale, sostenendo che il 5% delle quote valesse circa mezzo milione di euro. Inoltre, accusarono Giancaspro di aver approfittato delle difficoltà economiche del club nel 2016 per esercitare il diritto di prelazione e acquisire il 99% delle azioni, diventandone presidente.
I Paparesta stimarono il valore della società in 15 milioni di euro, ma il consulente tecnico nominato dal tribunale ha valutato le quote in 2,9 milioni al momento della cessione. I giudici hanno quindi respinto la richiesta di risarcimento da 500mila euro avanzata dai Paparesta contro Giancaspro, ponendo fine a una lunga disputa legale che ha segnato la storia recente del calcio barese.