L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che ritrova Nestorovski da avversario.
È il passato che ritorna sotto un’altra veste e diventa anello di congiunzione tra il Palermo che fu e quello che verrà. Dalla B alla… B. Ilja Nestorovski sabato incontrerà nuovamente i rosanero tra i cadetti a 4 anni, 4 mesi e 2 giorni di distanza, dopo aver salutato il “Barbera” con un gol e un assist al fischio finale della sfida pareggiata contro il Cittadella l’11 maggio 2019. Un ultimo inchino per un’esperienza dolceamara durata tre stagioni, utili al bomber di Prilep a mostrarsi al calcio che conta dopo essere venuto fuori dal nulla, ma devastanti per il Palermo, da lì a poco costretto a mettere la parola fine all’era targata Zamparini nel modo più doloroso possibile, passando da tribunali e pubblica gogna. Gol e sconfitte, record e fallimenti non hanno cancellato il paradosso di un goleador comunque in credito con la fortuna.
Tre anni con il club di viale del Fante, tre insuccessi: la retrocessione in B, la delusione nei playoff contro il Frosinone e, infine, la stangata giudiziaria che ha impedito ai rosa di qualificarsi per gli spareggi. «I risultati non dipendono solo dalle mie capacità», disse nei pressi dello stadio, indicando ben altri problemi oltre al gioco della squadra. Una plusvalenza consistente sulla carta, a costo quasi zero, rimasta strozzata in gola, che avrebbe dovuto portare monete sonanti (almeno 8 milioni) nelle casse sella società attraverso il ds Lucchesi, ma che invece si concluse con lo svincolo d’ufficio del macedone pronto ad accettare l’offerta dell’Udinese per un salto nel futuro.
Ha sorpassato Cavani ed Hernandez, che vantavano più stagioni e presenze, ma anche Amauri, Vazquez, Simplicio, Dybala, Ilicic e Pastore. Ha davanti il solo Vernazza (53) e, volendo, l’italo brasiliano Brunori (49) che però ha già vestito l’Azzurro. Lontano il periodo della villa di Fondo Anfossi nel cuore della Mondello più chic, a due passi dalla spiaggia, in cui viveva con Martina e la piccola Irina tra guardiani all’ingresso, chilometri di verde, palme e piscina. Nestogol ora è all’Ascoli dopo l’ultima sessione di mercato e si piazza sul cammino del nuovo Palermo cercando la prima rete in maniera similare al capitano di Corini, ospite al “Del Duca” per sbloccarsi e magari realizzare il terzo successo consecutivo, fondamentale per segnare il percorso giusto in direzione A