In vista della prossima sfida Italia-Macedonia in programma il 6 ottobre, “La Repubblica” ripercorre quanto successo a partire dallo scorso anno dal punto di vista dell’attaccante macedone del Palermo Ilija Nestorovski: “Era Ottobre anche lo scorso anno quando l’Italia del calcio scoprì Ilija Nestorovski. A Palermo avevano imparato ad apprezzarlo già da qualche tempo. Da quando, nel giro di qualche settimana, da Nesto Chi? l’attaccante macedone era diventato Nesto Gol. Grazie alle tre reti in quattro partite segnate nelle prime giornate di campionato. Ma per farsi notare, per farsi conoscere da tutti e non solo dai tifosi rosanero a Nestorovski serviva il gol più importante, quello a Buffon. Rete che puntualmente arrivò a Skopje. Un gol e una traversa che però non bastarono alla nazionale macedone per evitare la sconfitta per 3 a 2. «Della gara di andata non ho un buon ricordo – dice Nestorovski – Non posso avere un bel ricordo perché abbiamo perso e il gol e la traversa, anche se fanno piacere, alla fine non sono serviti a niente».
Un anno dopo il centravanti del Palermo ci riprova. Ci riprova consapevole di non essere più un oggetto misterioso, di avere dimostrato di essere un attaccante di buon livello e di essere pronto a guidare una nazionale che questa volta non vuole accontentarsi. «Quello che conta è vincere – dice Nestorovski – Chi segnerà non ha importanza. In questo momento stiamo giocando bene e lo dimostra il fatto che nel 2017 abbiamo perso soltanto con la Spagna ».
Insomma, l’Italia è avvisata. Anche perché per Nestorovski questa è una partita dal sapore speciale molto più di quanto non potesse esserlo quella dello scorso anno. «È normale che sia emozionato – dice – Io gioco in Italia e ci tengo a fare bene».
Parla da leader. Da chi arrivato tra lo scetticismo generale è riuscito a conquistarsi a suon di gol una sua ribalta. Lo scorso anno a Palermo, nella disastrosa stagione che ha portato la squadra in B, è stato uno dei pochissimi a salvarsi. Undici gol che lo hanno fatto entrare nelle grazie dei tifosi e nel mirino di diverse squadra. In Italia si è parlato della Fiorentina, all’estero al Palermo sono arrivate offerte dalla Cina. Zamparini ha detto no a venti milioni di euro temendo la rivolta di una piazza che oggi è in rotta con la proprietà e che in serie B porta allo stadio la miseria di seimila spettatori.
Nestorovski ha deciso di restare per riportare il Palermo in A. Quattro gol in cinque partite giocate (le altre le ha saltate per gli impegni della nazionale e per una squalifica), la fascia di capitano al braccio e Mondello come base per lui e la famiglia.
Venerdì, insieme a lui ad affrontare l’Italia, ci sarà anche l’altro attaccante del Palermo Trajkovski, ma i colori rosanero saranno accantonati. «Chi mi preoccupa dell’Italia? Nessuno. Vogliamo fare bene contro la squadra non contro un solo giocatore». Il tutto accompagnato da una bella risata. Perché ormai lui è Nesto Gol e Nesto Chi? è soltanto un lontano ricordo“.