Stellone in questi giorni sta provando la soluzione migliore da attuare domenica contro il Brescia. Il tecnico potrebbe schierare insieme dal primo minuto il duo Nestorovski-Puscas che con Tedino si è visto pochissimo anche perché il tecnico non credeva potessero coesistere. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica” proprio su questo argomento:
“Il suo primo Palermo sarà come l’ultimo, a trazione anteriore. Roberto Stellone comincerà dall’attacco la sua piccola rivoluzione rosanero provando a mettere insieme quello che con Bruno Tedino sembrava impossibile: schierare insieme Puscas e Nestorovski. I due attaccanti, a parte l’esperienza deludente in amichevole contro la Sicula Leonzio, in campionato hanno giocato insieme solamente sette minuti contro la Cremonese e mezza partita a Brescia quando Tedino ha schierato quasi tutte le punte che aveva a disposizione. In sede di presentazione Stellone sul concetto è stato chiaro: tutte le punte possono giocare insieme, a patto che aiutino la squadra. Stesso discorso fatto più o meno tre mesi fa quando alla sua prima esperienza sulla panchina rosanero partì con una sola punta arrivando poi a schierare insieme La Gumina e Nestorovski sul finire di stagione. In questi giorni Stellone collauderà l’affidabilità delle due punte supportate da un trequartista, proprio lo stesso sistema di gioco adottato nella parte finale dello scorso campionato. Se le risposte saranno convincenti il suo primo Palermo sarà con spiccate caratteristiche offensive, ma non sarà certamente la versione definitiva. Su un altro concetto Stellone è stato molto esplicito: almeno fino a gennaio non ci sarà una formazione tipo. La varietà di giocatori a disposizione gli permetterà di studiare di volta in volta uomini e schemi migliori per la situazione, soprattutto in base al modo di giocare dell’avversaria. Ed è proprio la caratteristica della prossima avversaria, il Crotone di scena domenica sera alle 21 al ” Barbera”, a lasciare intendere che e sue prime scelte stagionali andranno in direzione di una squadra votata all’attacco. I calabresi fino a questo momento hanno giocato con il 3-5-2, con la variante del trequartista alle spalle delle due punte come contro il Brescia pochi giorni fa. La difesa a quattro di solito è la soluzione preferita da Stellone che però proprio a Palermo per effetto degli uomini che aveva a disposizione, gli stessi che ha oggi con l’aggiunta di Pirrello al posto di Dawidowicz, nelle ultime partite è passato alla soluzione con i tre centrali. La possibilità che decida di schierarsi a specchio contro il Crotone per questo è molto alta. La formazione tipo del Palermo, invece, si comincerà a vedere probabilmente dalla fine del mercato di gennaio. Fino ad allora tutti avranno la possibilità di conquistarsi un posto nelle gerarchie dell’allenatore, che avrà modo di scegliere gli interpreti migliori per il sistema di gioco più redditizio. La rosa che ha a disposizione Stellone è ai limiti del sovraffollamento e bisognerà fare delle scelte. Ci sono uomini per giocare con due trequartisti, Trajkovski e Falletti, e una punta Nestorovski o Puscas; un solo rifinitore e due attaccanti come potrebbe accadere già domenica; o con un centrocampo più folto con una punta e una seconda punta come Lo Faso a supporto. Ma anche con tre attaccanti con Embalo e Moreo più una punta centrale. Senza contare il precedente di Coronado inventato mezzala nello scorso campionato, lo stesso esperimento fatto da Tedino con Falletti in questo scorcio di stagione, che libererebbe un posto in più in attacco, ma sposterebbe il sovraffollamento a centrocampo dove per la verità manca un regista. Fra tutti i problemi che può avere un allenatore di settimana in settimana, però, c’è da scommettere che l’imbarazzo della scelta è il meno traumatico per Stellone. A patto che il gruppo resti compatto e lo aiuti”.