“Una partita da bomber. Palermo- Venezia sarà anche un incrocio fra storie di attaccanti. Un vortice che mette insieme tutto: il rosanero Ilija Nestorovski, l’arancioneroverde Gianmarco Zigoni, suo padre Gianfranco, l’attuale allenatore del Venezia Pippo Inzaghi e anche il Milan.
Sul campo andranno i primi due. Quando Nestorovski è arrivato in Italia è stato paragonato proprio a Pippo Inzaghi. Un parallelo fatto sia da Maurizio Zamparini che da Dario Simic. Per Zigoni l’esempio era in casa: dicono che somigli molto a suo padre Gianfranco, 63 gol in serie A negli anni Sessanta e Settanta con le maglie di Genoa, Juventus, Roma e Verona. Il papà invece si è spinto anche oltre. «Per alcune movenze mi ricorda Van Basten», disse nel corso di un’intervista rilasciata per giustificare il rifiuto del figlio al trasferimento al Palermo. Era gennaio del 2009, Zigoni junior aveva 17 anni, era capocannoniere del campionato Primavera con la maglia del Treviso e dopo avere segnato all’esordio in prima squadra stava attirando su di sé le attenzioni dei grandi club. Il direttore sportivo del Palermo era Walter Sabatini che con uno dei suoi blitz bruciò la concorrenza di Milan, Genoa, Fiorentina e Juventus e raggiunse l’accordo con il Treviso. Le carte erano quasi tutte firmate, poi all’ultimo giorno di mercato il giallo: partenza rinviata a giugno perché Gianmarco voleva finire la scuola, ma le voci sul rifiuto per motivi di eccessiva lontananza da casa furono preponderanti. Al punto da spingere Sabatini a dire che « in certe zone d’Italia hanno un’idea particolare del sud, un ragazzo di 17 anni che rifiuta il Palermo mi suona strano, pazienza » . L’affare saltò e poi a giugno lo prese il Milan che è ancora proprietario del cartellino. « Si sono fatte un mucchio di chiacchiere – replicò il padre – La verità è che deve finire la scuola e abbiamo voluto che restasse a casa. Per me il clima di Palermo sarebbe l’ideale, ma lui e la mamma vorrebbero una squadra del nord».
Nestorvski e Zigoni sono entrambi capocannonieri dei rispettivi club, ma con un peso specifico decisamente diverso. Il primo ha già segnato 10 gol ed è a quattro reti dal primato. Il secondo è fermo a quota 3 e non segna dal 14 ottobre. Più grande di un anno Nestorovski, classe 1990; più alto Zigoni, 188 centimetri contro 182. Tuttora Nazionale macedone il rosanero, si è fermato invece all’Under 20 azzurra il giocatore del Venezia.
Nell’economia del gioco dei rispettivi allenatori Nestorovski è libero di fare variazioni sul tema dello spartito scritto da Tedino; Zigoni ha nella concorrenza il più grande stimolo per fare bene, ma anche la difficoltà più grande per avere un bottino di reti più cospicuo. Nestorovski in passato ha detto di ispirarsi ai movimenti di Inzaghi, ma poi scherzando ha detto di sentirsi più forte di lui. L’esordio in A di Zigoni è arrivato nel 2010 con la maglia del Milan dando il cambio proprio a Inzaghi. « Di Nestorovski capisci subito che è un giocatore che potrebbe giocare nelle prime squadre italiane – ha detto ieri Inzaghi – ha fatto bene l’anno scorso in serie A, in B può segnare in tutte le partite. Per i miei ragazzi è bello già potere andare a giocare in uno stadio come il “Barbera”. Due anni fa il Palermo era in A e il Venezia in D».
Domani si ritroveranno contro. Fra la squadra di Nestorovski e quella di Zigoni ci sono solo tre punti di distacco. Adesso tocca ai bomber”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.