Repubblica: “Nestogol non basta, i rosanero tornano dall’Adriatico solo con un pari”
“Questa volta un gol di Nestorovski non serve per portare a casa i tre punti. A Pescara, infatti, arriva il quinto gol dell’attaccante macedone, ma il Palermo non va oltre il pari. Finisce 2 a 2 una partita bella e rocambolesca nella quale i rosa sono stati prima costretti ad inseguire e sono stati poi inseguiti. Un pareggio giusto sul quale però pesa l’errore dell’arbitro che nel secondo tempo, sul 2 a 2, ha annullato un gol regolare di Chochev.
Nella prima parte della gara è il possesso palla il marchio di fabbrica del Palermo. I rosa fraseggiano partendo dalla loro area di rigore, spostando poi il pallone nella metà campo avversaria. Un possesso che però, se si esclude inserimento sulla fascia destra di Rispoli sventato da Bovo, resta sterile.
Il Pescara resta sornione a guardare sino a quando parte con la velocità e la precisione del morso di un serpente che diventa letale al decimo quando Capone, lanciato dalla propria metà campo, brucia nettamente nello scatto Cionek e si presenta davanti a Posavec che prima prova l’uscita e poi torna tra i pali dove l’attaccante del Pescara lo trafigge per il gol dell’1 a 0 .
Un gol a freddo per quello che aveva fatto il Palermo e quello che non aveva fatto il Pescara. Uno svantaggio che i rosa recuperano nel giro di cinque minuti. È Nestorovski a dare la palla in verticale a Rispoli che mette la palla in mezzo dove Chochev arriva in scivolata e pareggia. Un quarto d’ora e già due gol e una serie di emozioni che sono lo spot di una partita che resta molto viva soprattutto per merito del Palermo. Nel senso che fa tutto la squadra rosanero. Sia le cose buone, sia quelle cattive. Come gli errori in fase di disimpegno dei tre centrali di difesa che consentono al Pescara di presentarsi dalle parti di Posavec senza, per altro, creare problemi al portiere croato.
Chi crea problemi al Pescara è invece Nestorovski e sono problemi seri perché tre minuti dopo la mezzora il macedone tira fuori dal cilindro l’ennesima magia di questo suo campionato sin qui straordinario. Un sinistro a giro che s’insacca alle spalle di Fiorillo per il quinto gol in dieci giorni made in Nestorovski. Una rete che serve per il ribaltone dei rosa che vanno negli spogliatoi in vantaggio per 2 a 1, dopo essere stati inizialmente in svantaggio, anche grazie alla splendida parata di Posavec sulla conclusione di Pettinari dal centro dell’area di rigore rosanero.
Sarà stata la cura Zeman o, più probabilmente i cori ostili dei tifosi di casa, ma il Pescara inizia la ripresa in maniera diversa mentre la difesa rosanero continua a balbettare. Ne viene fuori una miscela velenosa per i rosa che cinquantasette secondi dopo il via vengono raggiunti sul pari. Il gol è di Gaston Brugman, uno degli ex della gara, che trova il buco giusto dopo una serie di batti e ribatti all’interno dell’area del Palermo.
Il Palermo sembra sorpreso dal nuovo Pescara tanto che inizia a sbagliare più del dovuto. Il gol di Mancuso è giustamente annullato per fuorigioco, ma è il segnale del fatto che gli abruzzesi sono in crescita e che i rosa faticano a trovare le contromisure adatte. Anzi, l’ennesimo errore in fase di disimpegno di Struna, consente al Pescara di ripartire in contropiede. Mancuso, tutto solo davanti a Posavec, lo grazie calciando alto sopra la traversa.
La reazione dei rosa però finalmente arriva e viene però tarpata dall’arbitro che annulla per fuorigioco un gol regolare di Chochev che gira in rete il cross da destra di Murawski. Una svista pesante che il Palermo rischia di pagare in maniera doppia un paio di minuti dopo quando Cionek salva su Pettinari pronto a calciare a botta sicura davanti la porta di Posavec.
La partita resta molto bella con continui capovolgimenti di fronte. Tedino prova a sfruttare la velocità di Embalo e lo manda in campo al posto di Coronado. Primo cambio che verrà poi bissato da Gnahorè che prenderà il posto di Murawski.
Cambi che hanno il merito di allentare un poco la pressione del Pescara, ma non riescono a dare spinta dalle parti di Fiorillo. Quello che ci riesce è, come al solito, Nestorovski che a un quarto d’ora dalla fine, prova il sinistro sul quale respinge il portiere. Un duello che si ripete al novantatreesimo quando Nestorovski prova a piazzare il sinistro, ma Fiorillo dice ancora no”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.