Il Palermo contro l’Acr Messina era in piena emergenza, mancava la coppia difensiva titolare composta da Lancini e Crivello, in più in attacco Pergolizzi ha dovuto rinunciare a Ricciardo dal primo minuto. L’edizione odierna di “La Repubblica” evidenzia che la forza dei rosanero sono le seconde linee, che non fanno rimpiangere i titolari.
Il rischio di un rilassamento del gruppo era possibile e sembrava esserci dopo la sconfitta con il Savoia e il pareggio contro la Palmese, ma nel derby i rosanero sembravano rinati. Frutto anche di giocatori in grado di tenere sulla corda i titolari, che diventano benzina preziosa per affrontare le tre sfide contro Giugliano, Acireale e Troina. Domenica la coppia formata da Peretti e Accardi non ha fatto rimpiangere Crivello e Lancini, e prima ancora, nel match contro la Palmese, il secondo portiere Fallani ha dimostrato di poter sostituire egregiamente Pelagotti. Avere quattro potenziali titolari per due maglie è il sogno di tutti gli allenatori, Pergolizzi compreso. «Ora sarà più dura per Crivello e Lancini – ha detto l’allenatore del Palermo – perché vedere due ragazzi come Peretti e Accardi fare una prestazione del genere serve da stimolo per chi non ha giocato e sa che non ha il posto conservato. E serve anche per chi è sceso in campo che così sa che se si impegna al massimo può avere l’opportunità di giocare. Quando ci sono situazioni così un allenatore è decisamente più sereno». Anche a centrocampo le alternative non mancano. Juan Alberto Mauri a Nola è sembrato funzionale alla causa, giocando sia da mezzala che come regista aggiunto a Malaury Martin. Erdis Kraja e Christian Langella si dividono il posto ormai dall’inizio della stagione in una sorta di staffetta programmata che garantisce rendimento e forze fresche, sia pur avendo caratteristiche diverse l’uno dall’altro, e l’impiego di Danilo Ambro, come contro il Messina, permette al Palermo di cambiare pelle semplicemente spostando lui: da trequartista ad attaccante aggiunto, fino a centrocampista recupera palloni. In attacco la situazione è più complicata, visto la squalifica di Ficarrotta e l’infortunio di Ferdinando Sforzini. Domenica Pergolizzi ha iniziato la partita giocando senza una prima punta di ruolo con Mario Santana, Mattia Felici e Kraja a muoversi senza dare punti di riferimento. Poi, quando se l’è sentita, Ricciardo ha dato il suo contributo nei minuti finali. « Questa è una squadra che lotta compatta – ha sottolineato Pergolizzi – I singoli possono fare la differenza, ma in un gruppo compatto se tutti fanno il loro dovere non capisci se è più merito di uno o dell’altro, noti solo il risultato finale. L’ho detto e lo ripeto: non so quando, se prima o dopo, ma questa squadra vincerà il campionato. Deve solo tenere i piedi per terra e pensare ad affrontare un avversario alla volta».