Repubblica: “Nelle fontane di Palermo l’acqua non c’è. Tour cittadino tra sporcizia e abbandono”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul tema fontane di Palermo, in cui da tempo non scorre acqua.
I turisti immortalano nei loro scatti le fontane in quanto simbolo della città per essere monumentali e storiche. Tuttavia sono per la maggior parte senza acqua. Non zampilla la fontana Pretoria davanti a Palazzo delle Aquile, neppure le fontane dei Quattro Canti come del resto anche quelle di piazza Giulio Cesare e di Porta Sant’Antonino all’ingresso di via Maqueda sul lato della stazione centrale. Questi solo soltanto alcuni esempi di fontane storiche senza acqua da tantissimo tempo.
Un vero peccato, visto che potrebbero essere un’attrazione per palermitani e turisti. Un esempio è la fontana “Marina” del nuovo molo trapezoidale del porto. Una eccezione in una città dove l’elenco delle vasche a secco è infinito. C’è la fontana di piazza Beccadelli nella borgata di Sferracavallo, quella della villetta dedicata alla libertà di stampa, a pochi passi da piazza XIII Vittime, dove il Coime è intervenuto più volte ma poi il guasto si ripresenta di nuovo e anche la fontana d’Ercole all’interno del parco della Favorita. Nella maggior parte dei casi a monte dei guasti c’è una questione di pulizia che compromette tutto il sistema idrico, ma non si sa bene chi debba pulire le fontane della città. Non è la Reset che non ce l’ha come compito nel suo contratto, non è il Coime che ormai si occupa soltanto di interventi edili e idraulici, non è neppure il settore Ville e giardini del Comune.
Intanto, vanno avanti i progetti dentro le ville storiche, grazie ai soldi dei progetti React-Eu del Pon metro. Si sta intervenendo ad esempio sulle fontane di villa Trabia. Fra le priorità dell’assessorato al Verde c’è anche la riqualificazione delle vasche del Castello della Zisa, patrimonio dell’Unesco.
«Abbiamo già il progetto in cantiere – dice l’assessore comunale al Verde Andrea Mineo – Stiamo sfruttando le risorse di React non soltanto per gli interventi sul verde ma anche per le fontane con impianti all’avanguardia. Sarà così a villa Trabia, villa Costa, villa Sperlinga, ma appunto presto anche al Castello della Zisa».
Al momento, le fontane del viale di ingresso del Castello sono totalmente abbandonate. La poca acqua che c’è, è stagnante e verdognola. Niente zampilli ad accogliere i turisti che più volte hanno segnalato, anche loro, agli uffici comunali un degrado così evidente.