E’ prevista una vera e propria gara per il rilancio del Palermo dopo che l’amministrazione comunale avvierà un bando. L’edizione odierna de “La Repubblica” scrive che alla lunga lista di pretendenti si aggiunge anche Tommaso Dragotto che ha annunciato di essere disponibile, se riuscirà a mettere insieme un gruppo di quattro o cinque imprenditori palermitani, a partecipare al bando per l’assegnazione del titolo sportivo non appena la Federcalcio certificherà l’esclusione della società attuale dai campionati professionistici per inadempienze amministrative. Per questo pomeriggio è atteso il responso dalla Covisoc che pubblicherà la squadre regolarmente iscritte al prossima campionato di B e il Palermo con ogni probabilità non sarà tra queste. Dragotto non è il solo ad aver scoperto le proprie carte in vista del bando che il sindaco ha annunciato di avviare dopo la decisione Covisoc. Oltre lui, infatti, ci sono Dario Mirri con Rinaldo Sagramola, il patron della Sampdoria Massimo Ferrero e l’immobiliarista italoamericano Toni Di Piazza. Il quotidiano inoltre, riporta la replica di Dragotto a seguito della denuncia da parte di Tuttolomondo dopo che l’imprenditore lo aveva definito “un millantatore”: «Mi denunci pure, così potrà dimostrare che le mie parole non corrispondono al vero».