L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui “negazionisti” indagati per interruzione di pubblico servizio.
Si tratta di due torinesi che lo scorso 6 novembre hanno inseguito un’ambulanza in tangenziale per dimostrare come i mezzi del soccorso girino vuoti per spaventare le persone. Il mezzo, tuttavia, era impegnato a raggiungere un paziente di 60 anni con problemi respiratori.
«Non sono una negazionista – aveva detto la donna intervistata – In famiglia ho un’infermiera che lavora in un reparto covid, ma su Facebook si vedono i video con i pronto soccorso vuoti, sono sicura che che quel servizio dell’ambulanza non fosse un vero intervento».