L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara del Palermo contro il Sudtirol e le scelte di Corini, con Nedelcearu recuperato.
Il pretoriano di Corini Ionut Nedelcearu è fatto di acciaio e non solo non ha riportato lesioni ai legamenti del ginocchio, ma non dovrebbero esserci problemi per un suo impiego dal primo minuto contro il Süditirol. Quando sabato scorso, nel momento di impegno massimo contro la corazzata del Frosinone, il gigante rumeno è caduto male dopo un contrasto con Moro che lo ha costretto al cambio, lo staff del Palermo aveva temuto il peggio. Con l’allarme rientrato, dopo gli esami che avevano escluso guai seri, si temevano comunque due settimane di stop per la distorsione. Invece “Nedel”, come lo chiamano nello spogliatoio, sta recuperando e dovrebbe essere regolarmente in campo nel big match di Bolzano. Una buona notizia per un reparto che rischiava di essere in piena emergenza, perché Davide Bettella sta ancora recuperando dall’infortunio muscolare e Alessio Buttaro è tornato in campo per pochi minuti e non giocava da ottobre.
Non è in perfette condizioni nemmeno Ivan Marconi, che mercoledì si è allenato a parte. Così, il rientro tra i ranghi di Nedelcearu, che aveva saltato sinora una sola partita e per squalifica (la trasferta di Brescia), allunga una coperta in un settore del campo dove il Palermo ha appena scoperto di avere un Simon Graves Jensen in più. Il danese, che ha giocato con personalità contro il Frosinone e un brutto cliente come Caso, è un giocatore di cui è difficile fare a meno. E in cui l’ambiente rosanero vede l’erede di Kjaer. Per questo potrebbe essere riconfermato titolare al posto di Marconi, in una difesa a tre nel 3-5-2, oppure schierato al centro in una difesa a 4 con Nedelcearu. In ciascuno dei due casi dovrebbe tornare titolare dopo la squalifica Ales Mateju, che era sembrato in crescita nelle ultime partite, come nella vittoria casalinga contro la Reggina. Di sicuro Nedelcearu è il simbolo di reparto difensivo che nel tempo ha acquisito sicurezza, al netto di qualche sbavatura da migliorare. Il nazionale rumeno è padrone incontrastato dei palloni alti, ma nel corso del campionato è migliorato molto nella personalità, la sicurezza degli anticipi, le chiusure e la posizione.